Opg: chiusura solo sulla carta, siamo ancora in alto mare

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ROMA, 1 aprile – “Chi dice che, a partire dalla data odierna, gli Opg sono solo un ricordo, afferma il falso. In diverse regioni italiane le strutture di accoglienza per i detenuti con problemi psichiatrici, le Rems- Residenza per l’esecuzione delle misure di sicurezza – , non ci sono ancora e, come nel caso del Veneto, i progetti per la realizzazione delle strutture sono addirittura in alto mare. La realtà è che, dopo aver rimandato più volte la chiusura degli Opg è stata scelta una data inadeguata solo per evitare, inutilmente, il commissariamento”.

Lo affermano i deputati del Movimento 5 Stelle.

“Assistiamo a una propaganda risibile da parte di diversi politici, che parlano degli Opg come di un problema ormai risolto. Purtroppo non è così: in assenza di strutture alternative, probabilmente molti di quei detenuti continueranno ad essere ospitati negli Opg e, dunque, riceveranno un’assistenza assolutamente inadeguata. Oggi già c’è chi parla del fatto che, dopo l’uscita dalle Rems, i pazienti ex internati saranno presi in carico dai presidi psichiatrici di zona delle Asl ma, di fronte al fatto che molte Rems non esistono, queste affermazioni sono di facciata e propagandistiche.

Sul fronte della sicurezza, dobbiamo infine segnalare come desti più di una preoccupazione la posizione degli operatori sanitari, i quali operano ed opereranno nei Rems, direttamente a contatto con soggetti dichiarati pericolosi. Una situazione molto delicata, questa, che è stata sottolineata già nei mesi precedenti da associazioni ed esperti del settore”.