Terzo Settore: no a delega funzioni primarie dello Stato

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ROMA, 9 aprile – “Il nostro voto contrario alla Legge Delega sul Terzo Settore nasce dalla critica che abbiamo rivolto fin dall’inizio alla visione di questo provvedimento, che demanda funzioni primarie dello Stato a soggetti privati, sovvenzionati con fondi pubblici, finanziarizzando i bisogni e stravolgendo, con la ripartizione degli utili, la logica volontaristica e senza fini di lucro del comparto. Il tutto in assenza di adeguati strumenti di vigilanza e controllo, che pure abbiamo chiesto a più riprese. Evidentemente non vogliono che qualcuno ficchi il naso nella mangiatoia pubblico-privato nella quale stanno trasformando il Terzo Settore”.

Lo affermano i parlamentari del MoVimento 5 Stelle.

“Oggi è stata sugellata l’ennesima prevaricazione del governo nei confronti del Parlamento: la legge delega è una vera e propria presa in giro perché l’esecutivo scrive quello che vuole fare e, al Parlamento, chiede sostanzialmente di ratificare la sua volontà.

Noi vogliamo la promozione del Terzo Settore, migliorando e la normativa e regolando la galassia nella quale è parcellizzato il comparto. Non smantellarlo, snaturarlo o, addirittura, renderlo la stampella di uno Stato inefficiente, come Renzi sta facendo. I servizi essenziali devono essere garantiti dallo Stato: non è accettabile che una onlus si sostituisca a una ASL così come non lo è che una cooperativa rimpiazzi le funzioni di un comune.

Ben vengano le cooperazioni, le integrazioni, tutto ciò che può contribuire a migliorare i servizi per i cittadini, ma mai deve accadere che lo Stato arretri e si limiti semplicemente a pagare, per dei servizi che dovrebbe erogare lui stesso. E’ un insulto alla nostra Costituzione”.