Fisco, M5S: “Dirigenze illegittime? Serve subito un nuovo concorso”

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“Serve subito un nuovo concorso per titoli ed esami allo scopo di riassegnare gli incarichi dirigenziali. Oppure si potrebbero attribuire funzioni pre-dirigenziali agli attuali funzionari di ruolo, individuati in base ai titoli, l’esperienza professionale e l’anzianità maturata e attraverso apposito concorso pubblico con una quota riservata agli interni”. Lo auspicano i deputati del M5S che oggi, in aula, sono tornati sul tema dei dirigenti illegittimi di Agenzia delle Entrate con un’interpellanza al governo, a prima firma Daniele Pesco.

“La Consulta ha detto chiaro che il tempo delle sanatorie è finito. E le soluzioni tampone di carattere emergenziale non possono trasformarsi in scelte stabili e durature nel tempo”, aggiungono.
“Ciò compromette anche la validità degli atti di accertamento firmati dagli illegittimi, come le Commissioni tributarie provinciali stanno via via confermando. Il governo dice di non voler adottare un decreto d’urgenza per sanare il vulnus. E secondo noi sarà difficile riattivare il concorso per 400 dirigenti di seconda fascia, su cui pende un giudizio innanzi all’autorità giudiziaria. Noi, però, abbiamo delineato i possibili interventi risolutivi e in ogni caso bisogna agire in fretta, mentre il governo sembra voler aspettare la metà del 2016 e le nuove norme della riforma della Pa, misure che comunque non ci sembrano idonee a risolvere il problema. Tra l’altro, esiste il forte rischio che i futuri dirigenti vengano scelti ancora in base a logiche politiche”, insistono i deputati M5S.

“Il Mef nega che alcune Direzioni regionali dell’Agenzia delle Entrate abbiano calorosamente invitato i direttori provinciali a riaffidare le deleghe ai funzionari già giudicati illegittimi come dirigenti. Ma basta andare su internet per trovare le istruzioni impartite dal direttore regionale campano, Carlo Palumbo, che smentiscono quanto affermato dal ministero dell’Economia. Il governo dovrebbe ripristinare e garantire l’autonomia decisionale ed organizzativa delle singole direzioni interessate. Ne va – chiude il M5S – del corretto funzionamento di una struttura importante della Pa che dovrebbe essere un po’ più forte con i forti, attenta alla grande evasione e non persecutoria nei confronti dei piccoli contribuenti”.