Lavoro pagato a poco più di un euro l’ora. Accade in Italia

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Oggi in Italia ci sono persone che per portare qualcosa da mangiare a casa sono costrette a lavorare senza contratto, senza sicurezze e per soli 15 euro al giorno, ovvero, per poco più di 1 euro e mezzo all’ora. Uno sfruttamento che prima coinvolgeva soltanto i cittadini stranieri, ma che ora si è esteso anche agli italiani.
Persone che perdono ogni giorno la propria dignità, rinunciando ad un diritto sacro santo come quello del lavoro che per loro è diventato semplicemente sfruttamento. Cittadini abbandonati dallo Stato che pur di non rubare, accettano qualsiasi tipo di stipendio, in “nero”.
Abbiamo un governo che fa riforme per ridurre i diritti dei lavoratori anziché per proteggerli, che non si è mai occupato minimamente di porre dei limiti al lavoro irregolare e che, continua a non dare valore alle parole “dignità e libertà”, facendo finta di non sentire quanto si parla di reddito di cittadinanza.
Questo è il tipico esempio che dimostra quanto la nostra proposta sul reddito di cittadinanza sia necessaria ed urgente per ridare il giusto valore al lavoro. Una misura che protegge i cittadini dai ricatti e dallo sfruttamento in due modi diversi: i) attraverso l’introduzione di un salario minimo orario, al quale i contratti collettivi dovranno necessariamente adeguarsi e ii) attraverso un sostegno economico da parte dallo Stato quando il beneficiario accetta di sottoporsi a percorsi formativi e di riqualificazione tesi all’inserimento nel mondo del lavoro. Una misura che serve a dare dignità e libertà alle persone e ai lavoratori che non saranno più costretti ad accettare lavori sottopagati o costretti a ricorrere alla criminalità per poter mangiare.
E’ impensabile che in un Paese civile come il nostro non ci siano misure per garantire i più elementari diritti di civiltà ed è per questo che l’Italia ha bisogno del Reddito di Cittadinanza.