I 9 fallimenti di Alfano

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Ministro siamo di nuovo qui a parlare di un suo insuccesso…
Qualche mese fa abbiamo elencato 10 ragioni per cui Lei, ministro Alfano, dovrebbe andar via e lasciare il suo incarico. Ma con il passare del tempo i motivi sono aumentati. Sembra che si sia messo d’impegno per allungare una lista già piuttosto corposa. Oggi voglio ricordarli di nuovo, uno per uno, quei motivi. Per non dimenticare e per non far dimenticare a nessuno chi è lei e cosa ha fatto.

1) Ha presenziato nel ’96 al matrimonio della figlia del boss mafioso Croce Napoli.

2) E’ stato l’artefice del famigerato “Lodo Alfano” una legge dichiarata incostituzionale che prevedeva la sospensione di tutti i processi penali per le quattro più alte cariche dello Stato (legge ad personam per il condannato di Arcore).

3) L’11 marzo 2013, da Ministro dell’Interno, “occupa” abusivamente le scalinate del Tribunale di Milano manifestando contro un processo in corso, il processo Ruby.

4) A sua insaputa (forse) vengono rapite una bimba e una mamma e rispedite in un paese dove comanda un dittatore. Non si accorge di una vera e propria deportazione illegale. Illegale perché il Viminale era perfettamente a conoscenza dello status di dissidente del marito della Signora Shalabayeva​ e dei pericoli che avrebbe corso in caso di espulsione.

5) Lei dopo gli scontri di Tor di Quinto per i quali ha perso la vita Ciro Esposito, alla Camera ha dichiarato che il luogo scelto per far confluire i tifosi napoletani era corretto. trascurando che sono luoghi famosi perchè frequentati da estremisti politici e del tifo ultrà più acceso.

6) Riguardo la vicenda Yara è riuscito a rivelare notizie riservate mettendo a repentaglio il lavoro dei magistrati e della polizia giudiziaria solo per la voglia di fare un tweet.

7) Il 19 febbraio, alla vigilia della partita di calcio Roma-­Feyenoord, la Capitale è stata ridotta a ferro e fuoco dai tifosi olandesi, trasformata in un campo di battaglia con feriti tra i poliziotti e danneggiamenti di opere d’arte di inestimabile valore. Cosa aveva fatto il ministro degli Interni per evitare tutto ciò?

8) Il 9 aprile scorso un individuo semina il terrore e uccide tre persone all’interno del Tribunale di Milano. Anche qui, cosa è stato fatto per garantire la massima sicurezza del Tribunale di Milano e di tutti i Tribunali d’Italia e dei luoghi limitrofi?

E arriviamo ai fatti di venerdì scorso..

9) Il giorno dell’inaugurazione di Expo Alfano afferma: “La macchina della prevenzione ha funzionato”. Poi succede l’inferno. Riguardo gli scontri un poliziotto ha dichiarato:
“Ci sono stati dei momenti in cui tutti noi sapevamo che si potevano prendere, fermare. Ma ci è stato detto di no. Era un ordine e noi agli ordini dobbiamo obbedire”.

Ministro.. una cosa è certa.. quando da quella parte ci siete voi…le cose non vanno male…. vanno peggio! Ma come è possibile che un migliaio di persone… forse meno… abbia la possibilità di sfasciare qualsiasi cosa … nel centro storico di una città come Milano, a due passi dal cenacolo? Con in più l’aggravante che il rischio di disordini fosse un rischio certo, annunciato!

La polizia e le forze dell’ordine hanno ricevuto ordini dall’alto di permettere ai facinorosi di fare qualsiasi cosa… in un’area ben delimitata e circoscritta per far vedere che non c’è alternativa ai pestaggi e alla macelleria messicana perpetrati in altre sedi come ad esempio nella scuola media Diaz durante il G8 a Genova.

Ministro le sue scelte sono bieche e riprovevoli! è chiaro e lampante anche la premeditazione del non intervento.
Alfano l’ordine va fatto rispettare! I delinquenti presi, processati, non picchiati come piace a lei, ma condannati!

La responsabilità è solo sua e del manipolo di persone con le quali ha pianificato il non intervento. L’expo è bello e buono? Vi serviva un espediente per palesarlo al mondo? Vi servivano scontri e disordini da condannare?

Eccolli lì belli, pronti e serviti da lei ​ministro al premier Renzi e al Sindaco Pisapia che, stranamente, era subito pronto con pettorine e spugnette a pulire e far finta e di non sapere nulla di questa bellissima enfasi mediatica, fatta da cittadini, giustamente​arrabbiati con i black bloc e di conseguenza innamorati di Expo.

Cittadini – ahinoi – troppo timidi, per non dire gelidi e imperturbabili, di fronte a episodi di ingiustizia, abusi, tangenti, mazzette, appalti gonfiati, corruzione, concussione e ai 13 miliardi di tasse spese per una fiera inutile e paradossale nel rapporto tra il suo costo e il tema centrale ovvero la fame nel mondo.

Che bello sarebbe vedere la stessa enfasi mediatica contro i venduti e i corrotti che decidono, appaltano, e si dividono le stecche!

Che bello sarebbe vedere la stessa enfasi mediatica a favore dei cittadini che hanno manifestato oggi contro la riforma della scuola di Renzi.

Che bello sarebbe vedere la stessa enfasi mediatica che narra dei cittadini che il 9 maggio marceranno da Perugia ad Assisi per chiedere il reddito di cittadinanza, una riforma necessaria per salvare 9 milioni di poveri in Italia!

E invece No! Quest’è l’Italia. E questa è la vostra informazione.

Noi, Alfano, la speranza di vedere lei fuori dal ministero e le cose cambiare non la perdiamo.

Arrivederci alla suo prossimo fallimento.