Sanità e corruzione: a Salerno un nuovo caso, serve commissione d’inchiesta

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ROMA, 8 maggio 2015 – “Il caso dell’ospedale Ruggi di Salerno, dove primario e caposala di un reparto del nosocomio avrebbero intascato mazzette per velocizzare i tempi d’attesa pazienti dei pazienti che dovevano essere operati, è l’ennesima dimostrazione del fatto che il connubio sanità-corruzione nel nostro Paese è un pozzo ancora inesplorato. Su quanto accadutopresenteremo un atto parlamentare al fine di chiarire i contorni della vicenda. 

La sanità in Campania è in condizioni disastrose, eppure siamo ancora costretti ad ascoltare il Governatore uscente Caldoro e il candidato del Pd alla Regione, De Luca, fare grandi promesse o millantare risanamento e assunzioni. Per entrambi la sanità è, come da tradizione di questa politica sanguisuga, solo un bacino di voti e una gara a chi piazza più direttori generali”.

Lo affermano i deputati del MoVimento 5 Stelle in Commissione Affari Sociali.

“Purtroppo di corruzione in sanità si parla soltanto quando scoppia il singolo caso e la giustizia scopre casi di malaffare. Siamo certi che si tratti di un fenomeno enormemente diffuso e le stime vanno nella nostra stessa direzione: si stima di un onere per lo Stato di sei miliardi di euro all’anno. E’ proprio per questa ragione che abbiamo presentato una proposta di Legge per istituire una commissione parlamentar che si occupi di corruzione in sanità. Registriamo che, forse non a caso, nonostante le nostre insistenze, in commissione Affari Sociali vi siano forti resistenze nei confronti della calendarizzazione di questo provvedimento”.

Per il M5S la sanità è il servizio principale che una buona amministrazione deve garantire ai suoi cittadini e, per farlo, bisogna partire da un controllo e un monitoraggio capillare che oggi non avviene. A maggior ragione questo avviene in Campania, dove né Caldoro né De Luca hanno mai avuto intenzione di fare ‘pulizia'”.