Province: il Governo smentito dalla Corte dei Conti

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Da un lato un Governo ingannevole ed inefficiente che ad oggi non è riuscito a sopprimere le Province e dall’atra il monito della Corte dei Conti che ha pubblicato i dati relativi al costo dei dipendenti pubblici dai quali emerge come è nei dirigenti delle province che si concentra la maggior parte della spesa per il personale degli enti territoriali : 97.444 euro in media, contro gli 89.748 euro dei dirigenti delle regioni e gli 85.075 euro di quelli comunali.
A preoccupare, inoltre, la Corte dei Conti è anche “il ritardo che sta incontrando ” l’attuazione del riordino delle Province. Secondo i magistrati contabili, infatti, “l’anticipazione degli effetti finanziari che si concretizzano nei tagli di spesa” disposti dalla Legge di Stabilità, “rispetto all’effettivo trasferimento” delle uscite, come “la spesa per il personale eccedentario”, produce un ” effetto distorsivo” sul bilancio dello Stato.
La Corte dei Conti, dunque, che sconfessa integralmente gli slogan del Governo.
Ma il paradosso è che il Governo ha tagliato i fondi alle province per un ammontare di circa 12 Miliardi di euro da qui sino al 2019 senza che abbia riordinato o ricollocato il personale dipendente di tale ente. Con la conseguenza che adesso le Province si trovano senza risorse, ma con spese e stipendi che lo Stato dovrà continuare, in ogni caso, a garantire. Una politica scellerata, insomma, quella messa in atto dall’esecutivo. Avrebbe potuto e dovuto accorpare per esempio la polizia provinciale (circa 2.000 unità) al corpo forestale, per ridurre la spesa e contestualmente dare maggiore competenza della polizia forestale.
Invece il Governo cosa ha fatto? Ha tagliato la polizia forestale, ha tagliato i fondi per le Province, non ha riordinato o collocato i dipendenti e adesso si trova, addirittura, con il rischio concreto ed imminente di non riuscire nei prossimi mesi a pagare gli stipendi a migliaia di dipendenti pubblici.
Siamo di fronte ad un Governo letteralmente allo sbando.