Povertà: M5S a Boeri, stop a misure frammentate e subito reddito di cittadinanza

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Roma, 19 mag: “Non è più tollerabile che l’Italia sia l’unico Paese insieme alla Grecia a non prevedere una misura di contrasto della povertà e, dopo i dati illustrati oggi dal Presidente dell’Inps Tito Boeri alla Commissione Affari Sociali della Camera, non possiamo fare altro che chiedere la calendarizzazione immediata del nostro provvedimento sul reddito di cittadinanza in Aula al Senato”. Lo affermano i parlamentari del Movimento 5 Stelle Camera e Senato.
“La crisi – continuano – ha pesato soprattutto sulle spalle dei più poveri e, infatti, dalle dichiarazioni del Presidente dell’Inps è emerso che durante la crisi sono state proprio le persone più povere a soffrire una perdita di reddito maggiore rispetto alle fasce medio-alte. Il 10% più povero ha subito una riduzione del 27% del proprio reddito disponibile, mentre il 10% più ricco della popolazione ha subito una riduzione del 5%”.
“Stendiamo un velo pietoso sulla pantomima del piano straordinario contro i falsi invalidi che si è dimostrato un buco nell’acqua e che ora, a fallimento compiuto, l’Inps ci dice non essere stato avviato per scovare le truffe. Siamo, però, arrivati a un punto di non ritorno, bisogna agire e basta: ci sono sempre più famiglie in difficoltà a causa dell’aumento della disoccupazione. L’Italia non ha bisogno di misure frammentate e disarticolate come il Sia o la social card e lo ha ammesso lo stesso Boeri. Serve un’unica misura universale che copra tutte le persone. E questa misura si chiama Reddito di Cittadinanza”, concludono i parlamentari.