Fiumicino, interrogazione M5S per fare luce su Enac e governo

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Roma, 27 maggio 2015 – “Il sequestro del molo D disposto ieri dalla procura di Civitavecchia il 26 maggio 2015 dimostra, come purtroppo temevamo, che sulla vicenda dell’incendio del terminal 3 di Fiumicino ci sono ancora troppi aspetti oscuri e che a rimetterci potrebbero essere passeggeri e lavoratori”. Lo dichiarano i deputati M5S che oggi hanno depositato un’interrogazione in merito facendo seguito al sopralluogo allo scalo effettuato la scorsa settimana a sostegno delle proteste dei lavoratori.
«Ma ciò che lascia maggiormente perplessi, in tutta questa vicenda, è l’atteggiamento tenuto da Enac e Governo che, fin dal primo momento, sembrano essersi completamente adeguati a spiegazioni e decisioni di Adr, dimenticando di svolgere il loro ruolo terzo e super partes».
Il Governo in questa preoccupante vicenda è stato completamente assente. «Ci si è limitati a magnificare la velocità con cui Adr ha disposto l’apertura dello scalo, senza però prima garantire con rilevazioni delle autorità sanitarie pubbliche la salute di lavoratori e passeggeri. Qualcuno ora dovrà spiegare sulla base di quali considerazioni e sotto la responsabilità di chi sono state prese le decisioni».
«Con questa interrogazione – dicono i deputati pentastellati – però non esigiamo solo chiarezza sul singolo episodio ma ci interroghiamo sul futuro dello scalo. L’episodio infatti è, a nostro avviso, sintomo che i piani societari hanno negli ultimi anni dirottato troppe risorse ed energie nell’espansione dello scalo, trascurando la manutenzione e l’adeguamento delle strutture esistenti. Ora il Governo ci dica se, in conseguenza del grave incidente, non ritenga opportuno modificare il piano di sviluppo aeroportuale, razionalizzando le risorse e puntando invece su programmi destinati all’incremento della messa in sicurezza delle parti maggiormente vetuste dello scalo».