Energia, M5S: “Anche per i consumatori il ddl concorrenza è solo un favore alle imprese”

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Roma, 3 giugno 2015 – «L’eliminazione del servizio di maggior tutela dal primo gennaio 2018 rischia di esporre i consumatori a un aumento del costo dell’energia del 20% passando agli operatori commerciali privati, proprio come riportato all’interno del report annuale riferito dall’autorità per l’energia elettrica e il gas secondo i dati relativi al 2013. A dirlo non è il Movimento 5 Stelle ma le associazioni dei consumatori audite oggi davanti alle Commissioni riunite Finanze e Attività produttive», è il commento delvicepresidente della Commissione attività produttive alla Camera Davide Crippa, M5S.
I consumatori hanno presentato la proposta di trasformare l’acquirente unico in un aggregatore di consumatori evitando che i suoi costi di gestione vengano riversati sulle bollette dei consumatori.

«Appare ovvio e logico stabilire delle regole certe del mercato e dei diritti dei consumatori prima di togliere le tutele – sottolinea Crippa – servono contatori certificati, controlli periodici sul loro funzionamento e soprattutto rendere accessibili i dati di consumi puntuali in modo da poter conoscere quando e quanta energia viene consumata dall’utenza».
In linea con quanto segnalato dal M5S, le associazioni audite oggihanno segnalato la necessità di fare una separazione verticale dei marchi evitando che lo stesso soggetto possa possedere produzione, distribuzione e vendita.