#FuoridallEuro, 200mila firme nelle mani di Grasso

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Oggi il MoVimento 5 Stelle ha consegnato al Presidente del Senato Pietro Grasso il testo della legge di iniziativa popolare per l’indizione di un referendum sull’Euro.
Qualcuno sostiene che questo referendum non si può fare poiché non previsto in Costituzione. Falso: la realtà è che la richiesta è seria e precisa e si rifà ad un precedente storico importante.
Nel 1989 veniva indetto un referendum di indirizzo. Per realizzarlo, è stata varata un’apposita legge di rango costituzionale recante al suo interno tutti gli elementi, dal testo referendario fino alle modalità del suo svolgimento.
La nostra proposta è il primo ed unico atto formale ed istituzionale con il quale si è chiamati ad affrontare nel Paese la questione dell’Euro. Il Movimento 5 Stelle non fa propaganda elettorale. Quella è abitudine dei partiti di bassa “lega”. La nostra è assunzione di una responsabilità: ciò che inseriamo nei nostri programmi, lo realizziamo con atti concreti. Ciò che promettiamo, manteniamo.
La realtà è che hanno rubato la libertà di scelta ai cittadini. E stanno facendo di tutto per nasconderlo. Ci avete provato. Ma il M5S vi sta mettendo davanti alle vostre responsabilità e negligenze.
Adesso non ci sono più scuse, né alibi. Vedremo al voto al Senato chi è davvero a favore della partecipazione popolare, e chi ne ha paura.
Il referendum consentirebbe l’apertura di un dibattito approfondito ed equilibrato (par condicio rispettando) sul tema della moneta unica, obbligo a suo tempo imposto agli italiani e del quale oggi stanno subendo le pesanti conseguenze.