Falso in bilancio: dopo solo 48 ore dall’entrata in vigore la Cassazione boccia il Governo

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La Cassazione ha bocciato il nuovo falso in bilancio tanto sbandierato dal duo Renzi – Orlando. Un vero e proprio inganno da parte del Governo. Avrebbe dovuto mandare in carcere tutti coloro che alterano i conti delle società, invece porta diritto dritto all’assoluzione, come è avvenuto per il processo del’ex sondaggista di Berlusconi, Luigi Crespi che non sconterà più la pena a 6 anni e 9 mesi inflittagli dalla Corte d’Appello (Vedi dispositivo: Crespi.pdf)perchè come sostiene la Corte “i fatti di cui alle predette imputazioni non sono più previsti dalla legge come reato”. Come lui, dunque, tanti altri potranno farla franca a stretto giro di posta.
Tutto questo perchè il Governo ed in particolare il PD hanno cancellato – con un emendamento – la locuzione “ancorchè oggetto di valutazioni” dal testo della norma, nonostante il M5S aveva cercato invano di reintrodurla attraverso un proprio emendamento (il n. 7.20000/15).
In sostanza non sono più puniti tutte le valutazioni o sopravvalutazioni dei beni aziendali, con la conseguenza che si potranno creare dei grossi buchi patrimoniali e dissesti finanziari ai danni dei creditori e risparmiatori senza più essere penalmente puniti.
Facciamo un esempio: se il titolare di una società ha bisogno di accedere al credito o di partecipare ad una gara d’appalto o di ricevere garanzie o di apparire solvibile nei confronti dei terzi, potrà ricorrere all’espediente voluto dal Governo, valutando i propri beni in modo distorto rispetto alla realtà. Un immobile che vale 10, lo indica a bilancio con una valore di 100, un tappeto che vale 20 lo indica a bilancio con un valore di 50, un macchinario che vale 5 lo indica a bilancio con un valore di 30 deformando così i propri conti ed il proprio stato patrimoniale. Tutto questo grazie al PD adesso è legittimo. In sostanza sarà molto più semplice far apparire, quello che in realtà non è. Si potranno creare inganni e alterazioni societari senza correre alcun rischio. Non c’è più bisogno di ingegnarsi o inventarsi fatti che non sono veri. Basta restare, molto più semplicemente, nell’ambito della valutazione. Una vera e propria farsa, insomma.
Dopo il finto autoriciclaggio (non si è puniti se il denaro proveniente da altri reati è utilizzato per uso e godimento personale), dopo il depotenziamento del 416 ter sul voto di scambio (non vi è reato se i metodi per estorcere voti non siano quelli tipici mafiosi), dopo il decreto sui reati fiscali per evasione e frode (non si è puniti se non si supera il 10% del fatturato dichiarato), dopo la Legge Severino (che salva tutti coloro che inducono al reato) adesso è la volta del falso in bilancio. Questa è l’ennesima prova che il pacchetto anticorruzione del Governo, era semplicemente solo un gran pacco e basta.
Un Governo bugiardo e ridicolo, ma sempre più pericoloso nello stesso tempo, sta mettendo gravemente e intenzionalmente a rischio il Paese.