Il M5S mantiene le promesse: Commissione parlamentare d’inchiesta su Eni Spa!

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Abbiamo depositato ieri la proposta di legge a prima firma Vito Petrocelli per l’istituzione di una Commissione parlamentare d’inchiesta su Eni Spa. L’atto parlamentare segue l’annuncio di Beppe Grillo, che il 13 maggio scorso ha tenuto un durissimo discorso all’Assemblea degli azionisti di Eni.
Dall’introduzione alla proposta di inchiesta parlamentare si legge, tra le altre cose, che:
L’obiettivo principale della Commissione è quello di analizzare il legame tra le attività, la gestione e la situazione economico-finanziaria delle società Eni S.p.a e delle società interamente partecipate o controllate dalla stessa e il fenomeno della corruzione, che presenta per la sua dimensione, estensione e profondità, connessioni dirette con il sistema politico, con la pubblica amministrazione, con il sistema delle autonomie locali, con i corpi tecnici e con i funzionari dello Stato, con il mondo delle imprese e più in generale dell’economia e della finanza.
Eni è stata ed è a tutt’oggi parte in numerosi procedimenti civili e amministrativi e in azioni legali collegati allo svolgimento delle attività industriali, nonché in diversi contenziosi fiscali…
…ciò che desta grande preoccupazione è il grado di coinvolgimento sempre maggiore dell’ENI in presunti casi di corruzione e, segnatamente, di corruzione internazionale.
Alla luce dei fatti predetti, che hanno evidenziato il pervicace coinvolgimento del personale dell’Eni e delle società controllate [in particolare Saipem, nda] nell’ambito di numerose inchieste giudiziarie, si reputa dunque necessario ed urgente approfondire le ragioni che hanno portato a tali operazioni, nonché comprendere quali correttivi possano essere apportati a livello normativo per rendere più trasparente la gestione delle società a partecipazione pubblica e per contrastare più efficacemente la corruzione
“.
La Commissione d’inchiesta avrà inoltre lo scopo di verificare le affermazioni di Beppe Grillo, il quale nel discorso davanti agli azionisti Eni dichiarava che
…abbiamo un sospetto, o per meglio dire una certezza. Il sospetto è che dietro ad una gestione così scellerata di un’azienda pubblica strategica ci sia la volontà di svincolare Eni da qualsiasi controllo pubblico e di gettarla in pasto ai privati. Il pretesto è sempre la maggiore efficienza dei privati. Ci hanno detto la stessa cosa per l’acqua e le autostrade, e a cosa siamo andati incontro? Servizi sempre più scadenti, licenziamenti, aumento delle tariffe. Il disegno è chiaro: dietro la spoliazione di sovranità degli Stati nazionali c’è la fame di profitto di poche multinazionali e del mondo speculativo. L’Euro e i trattati europei servono a questo e l’Italia è una preda molto succulenta. Grazie all’Europa a trazione finanziaria si è scatenato l’attacco violento alla proprietà pubblica nei settori primari: acqua, energia, sanità, istruzione, trasporto pubblico!
Il M5S pretende chiarezza su una delle ultime aziende strategiche pubbliche sopravvissute. Tra corruzione e svendita pilotata di quote azionarie rischiamo di perdere anche l’energia. La Commissione d’inchiesta è il primo passo per riportare Eni agli standard di eccellenza ai quali l’aveva condotta Enrico Mattei. Ora sta alla maggioranza decidere se appoggiare la nostra proposta o voltare ancora una volta le spalle ai cittadini.