Tirreno Power, “Si dimettano gli amministratori indagati e responsabili delle morti”

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Roma, 18 giugno 2015 – «I documenti della procura di Savona con la chiusura di indagine sulla centrale di Vado Ligure confermano quanto i cittadini e noi del M5S da anni andiamo dicendo: tutta la politica è stata collusa. Destra e sinistra hanno in questi anni lavorato sempre a braccetto, e sempre nell’esclusivo interesse di Tirreno Power. Infischiandosene della salute dei cittadini e dell’ambiente», commentano i deputati liguri e della Commissione Ambiente del M5S.
«Questa chiusura di indagine è il coronamento del lavoro instancabile dei cittadini che si sono sostituiti agli amministratori locali – oggi tutti indagati – e hanno lottato in prima linea per la tutela della salute, pagando di tasca propria spese legali, perizie tecniche, biomonitoraggi, esami clinici».
Non solo. Tra gli indagati ci sono proprio i membri della Commissione Via nazionale. Ancora una volta il M5S ci ha visto lungo: proprio un paio di mesi fa la Commissione Ambiente del M5S ha denunciato in un esposto alla procura il conflitto di interessi, i curricula per niente trasparenti, la corruzione imperante in tale Commissione, costringendo il ministro dell’Ambiente a indire un nuovo bando per nuove nomine.
«Ebbene oggi grazie alle indagini della procura sappiamo che a scrivere quei documenti con i limiti emissivi erano proprio i funzionari dell’azienda e non quelli del ministero. Una vicenda che ha dell’incredibile».
«Ed è incredibile anche che siano indagati tutti gli ex sindaci, di qualsiasi colore politico, che in 20 anni hanno solo seguito gli interessi degli industriali. Noi del M5S chiediamo a gran voce che si dimettano: sarebbe il minimo che possono fare in attesa che la giustizia faccia il suo corso. Certo nulla potrà restituire la vita a chi per le loro scelte scellerate oggi non c’è più o combatte con malattie devastanti».