Scuola: Il Miur non sa come rispondere sulla circolare illegale per le assunzioni

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ROMA, 23 giugno 2015 – “Il ministero dell’Istruzione fa finta di cadere dalle nuvole e non ha intenzione di prendere provvedimenti, nonostante quanto avvenuto in Abruzzo sia grave. Un atteggiamento che ci è apparso reticente e assolutorio. O, forse, autoassolutorio”.

Così i parlamentari del MoVimento 5 Stelle in commissione Cultura di Camera e Senato commentano la risposta a Montecitorio del sottosegretario D’Onghia all’interrogazione – illustrazione di Luigi Di Maio e replica di Gianluca Vacca – con la quale si chiedevano chiarimenti rispetto alla circolare, inviata due settimane fa dall’Ufficio Regionale del Miur in Abruzzo, con la quale veniva chiesto ai dirigenti scolastici di indicare l’organico potenziato da assumere per il prossimo anno scolastico.

“La gravità dell’atto è dovuta al fatto che la procedura era scattata mentre il Ddl Istruzione è ancora in discussione al Senato e dunque, non essendo stato approvato, non è legge dello Stato.

Il sottosegretario D’Onghia, pur esprimendo contrarietà ed estraneità del Ministero rispetto all’accaduto, non ha accennato ad alcuna misura sanzionatoria o di approfondimento.

Non solo: da Viale Trastevere non hanno dato alcuna spiegazione sul come e perché sia stata possibile tale azione individuale e come mai la circolare fosse corredata di tabelle estremamente precise. Chi ha fornito quei dati all’Ufficio Regionale? Possibile che in Abruzzo abbiano agito contro le più elementari regole del diritto e in totale autonomia?

La reticenza del ministero dell’Istruzione ci è apparso un chiaro segnale di imbarazzo rispetto a una vicenda che resta ancora tutta da chiarire”.