Grecia: la Troika protegge il gioco d’azzardo

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Ultime notizie da Bruxelles: la Troika sta in queste ore dissezionando il documento di intenti con il quale il governo Tsipras prova ad evitare il default della Grecia.
Se non avete mai visto uno di questi documenti, potete farlo sul Wall Street Journal. E sarà un’interessante scoperta: non si tratta infatti dei soliti tomi scritti in complicatissimo politichese e pieni di riferimenti a leggi e leggine a cui siamo abituati. Tutt’altro. E’ una semplicissima “lista della spesa” (anzi, dei tagli) in cui si elenca in poche parole dove si procederà. Pensioni, statali, IVA, sanità, tasse, la vita di milioni di persone appesa a un elenco puntato.
Nel documento si seguono molto bene gli “errori” che la Troika, maestrina dalla penna rossa, sta segnando all’allievo premier poco diligente. Ampie cancellature, questo sì e questo no, ampie e interessanti.
Per esempio, nella terza pagina, con un tratto di penna si cancella la seguente proposta:
Implemento del 30% della tassazione sui guadagni dai giochi, le videolotterie installate nel 2015 e 2016.
Ovvero, la Troika non appoggia la tassazione di giochi d’azzardo e lotterie, e boccia la proposta greca in proposito. Perché? Eppure proprio in questo momento stanno chiedendo al governo di spremere tutto lo spremibile, e piuttosto che tagliare sulle cure ai malati di cancro parrebbe più opportuno colpire il gioco d’azzardo. Invece?
Questa strana protezione al settore giochi sembra percorrere un po’ tutta l’Europa, Italia compresa. E’ proprio di qualche giorno fa la Delega giochi” del governo Renzi, pubblicata QUI dal M5S, e nella quale viene concessa la pubblicità sui giochi, tolta l’autonomia ai Comuni sull’argomento, autorizzate le videolotterie, passata l’autorità ai Monopoli (che non vigilarono sulla famosa evasione dei 98 miliardi di multa). Insomma, un gran servizio al settore gioco d’azzardo che vediamo rispecchiato pari pari nella volontà della Troika.
Subito dopo, nello stralcio di documento che vi mostriamo, c’è anche il tratto di penna che cancella la tassa di concessione per il 4G e 5G. La Grecia non deve disturbare neppure le grandi compagnie telefoniche, nella sua caccia ai fondi. Ma può, anzi deve, continuare a opprimere i propri cittadini: l’ultima voce depennata dalla Troika è quella che taglierebbe le tasse ai cittadini poveri che vivono sulle isole.
Per loro no, non c’è protezione alcuna da parte dei cari “fratelli” europei.