Nozze gay: negli USA ora sono realtà, il Pd si dia una mossa

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ROMA, 26 GIUGNO 2015 – “La storica decisione della Corte suprema degli Stati Uniti, che oggi ha garantito il diritto al matrimonio gay su tutto il territorio, è di grandissima importanza per chi si batte per il rispetto dei diritti civili e il principio di uguaglianza. Al Pd, che sta già esprimendo commenti di assenso per quanto avvenuto oltreoceano, diciamo di smetterla con le chiacchiere e di darsi una mossa: l’Italia ha il dovere di riconoscere le unioni tra persone dello stesso sesso”.

Lo affermano i parlamentari del MoVimento 5 Stelle.

“Al Senato abbiamo già chiaramente espresso il nostro parere positivo nei confronti del Ddl Cirinnà che, per noi, può procedere con la massima rapidità. Adesso la partita si gioca tutta dentro alla maggioranza e al Governo, dove non mancano resistenze e divergenze. Ricordiamo che soltanto due settimane fa alla Camera il Pd ha bocciato tutte le mozioni, ad esclusione della propria, sulla trascrizione dei matrimoni gay contratti all’estero. Una decisione dettata da un solo motivo: difendere ministro Alfano che, lo scorso ottobre, aveva fatto emanare dal una circolare con la quale si ordinava ai prefetti il divieto di trascrizione delle nozze omosessuali celebrate all’estero, causando uno scontro con i sindaci. Se il Pd avesse votato diversamente, il Governo si sarebbe dovuto impegnare al ritiro della circolare, mettendo in crisi la maggioranza.

Se per il Pd quella di oggi è davvero una buona notizia, deve smetterla con le timidezze e gli equilibrismi e dimostrare le sue reali intenzioni con i fatti. Purtroppo, non possiamo aspettarci molto da chi ha già dimostrato che inchinarsi ad Alfano e salvare la poltrona è più importante dei diritti, come dimostra il caso della legge contro l’omofobia, presentata da Ivan Scalfarotto il quale, una volta diventato sottosegretario, si è disinteressato del destino della sua Pdl che, dopo essere stata approvata alla Camera, giace al Senato.