Trenitalia si accanisce sui pendolari, persino quelli Alta Velocità

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Se qualcuno pensa che esista una “casta” dei pendolari, ovvero quelli abbonati all’Alta Velocità, ebbene si sbaglia. Per Trenitalia i pendolari sono tutti uguali: tutti da trattare a pesci in faccia.
L’ultima novità riguarda appunto chi ha un abbonamento per l’Alta Velocità, e che finora aveva la possibilità di poter prendere qualsiasi treno in base alle proprie disponibilità, tempi, orari di lavoro. Evidentemente però, anche chi paga un costoso abbonamento annuale, con tali comodità potrebbe viziarsi. E così, dal mese di luglio tutti gli abbonati saranno obbligati alla prenotazione del posto in anticipo, con le conseguenze del caso quando si tratta di affollati treni in orari di punta.
Qualora non si riuscisse a prenotare, inoltre, si pagheranno a bordo ben 8 euro. Per un pendolare un salasso improponibile, per Trenitalia un altro simpatico escamotage per fare cassa sulle tasche di chi lavora ed è costretto al treno. Vista la difficoltà della prenotazione, e il limitato numero di posti ora a disposizione degli abbonati, gli 8 euro diventeranno per tutti una tassa quasi fissa. Il M5S ha per questo scritto una lettera all’AD di Trenitalia, in cui si stigmatizzano tali stravaganze e si chiede un ripensamento.
Ah, un’ultima cosa. Siccome le vessazioni fin qui elencate non sembravano abbastanza, Trenitalia ne ha confermata un’altra per forgiare il carattere dei propri clienti. Viene ribadita e continua, anche da ora in poi, la norma secondo cui quando si perde la card dell’abbonamento non sarà più possibile ottenerne il duplicato. Niet, nain. Si dovrà rifare, e ripagare l’abbonamento ex novo.
E alla fine, chiederanno anche 100 flessioni.