Ilva, M5S: “Decreto aberrante. Il governo decide di mettere in pericolo i lavoratori”

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Roma, 4 luglio 2015 – “Il decreto con cui il governo ha bloccato non l’altoforno 2 ma la magistratura è un’aberrazione e calpesta i diritti dei lavoratori e dei cittadini di Taranto. Una vergogna inaudita. Renzi non si ferma nemmeno davanti alla morte di Alessandro, l’operaio ucciso proprio un paio di settimane fa durante un’operazione all’altoforno”. È il commento dei parlamentari delle Commissioni Ambiente e Attività produttive e dei portavoce in Europa del M5S.
«Il blitz serale del governo con cui calpesta la decisione di sequestro della magistratura e predispone la riapertura dell’altoforno incriminato è al di fuori di ogni logica ed è un atto criminale. Con questo Governo si è perso lo Stato di Diritto e la divisione dei poteri, garanzia costituzionale imprescindibile di democrazia. I lavoratori si troveranno a dover operare in condizioni uguali a quelle che hanno portato alla morte di uno di loro. Il sequestro si è reso necessario proprio perché le cause della morte sono ignote e quindi potrebbe accadere di nuovo. Si continua a voler forzatamente alimentare un mostro che sta morendo, che ha i giorni contati e per il quale tutto appare sacrificabile, compresa la vita umana. Noi del M5S combatteremo a tutti i livelli: sul territorio, al fianco dei cittadini e dei lavoratori, della magistratura, in Parlamento e anche in Europa, dove faremo di tutto affinché il caso Taranto sia affrontato nelle sedi opportune. Pretendendo che gli impegni del governo e le risorse economiche non siano più assegnati all’Ilva ma alla città, per avviare finalmente una riconversione”.