Concorsi pubblici: una buona idea M5S, e i copiaincolla PD


ANSA 17 luglio 12,57 “Soppressione del requisito del voto minimo di laurea per la partecipazione ai concorsi per l’accesso agli impieghi nelle pubbliche amministrazioni”. Lo prevede un emendamento Pd
Una buona idea, una delle tante, del MoVimento 5 Stelle: abolire l’obbligo di un voto di laurea minimo per la partecipazione ai concorsi pubblici. Una norma non solo discriminatoria, ma anche incostituzionale, visto che la Carta prevede che l’accesso ai concorsi sia garantito a tutti i cittadini.
Talmente una buona idea che alla Camera è piaciuta a tutti. E l’hanno votata?
No.
Ieri in aula la maggioranza ha dato parere contrario al nostro emendamento, a prima firma Carlo Sibilia.
Perché?
Perché era una proposta del MoVimento 5 Stelle, e sia mai che il PD approvi una buona idea se poi non può spacciarla per sua. Così, ecco pronto il copia incolla: preso l’emendamento M5S respinto, copiato pari pari come emendamento PD, e trionfalmente approvato. Ma che bravi! Che servitori del Paese!
Non solo. Sapete chi ha avuto la faccia tosta di firmare l’emendamento scopiazzato? Tal Marco Meloni, ovvero proprio quel deputato PD che la scorsa settimana era finito al pubblico ludibrio per aver proposto di legare l’accesso ai concorsi al prestigio dell’Università frequentata -forse per rendere più chiara la distinzione tra poveri e ricchi che tanto piace al partito “di sinistra”.
Per compensare il Meloni della figuraccia appena rimediata, il PD gli fa apporre la firma a una buona idea scopiazzata, rimediandogli una figuraccia ancora peggiore.
Al di là di questo papocchio targato PD, finalmente non ci saranno più discriminazioni per l’accesso ai concorsi pubblici. Decidete voi chi ringraziare: se il M5S, oppure gli scopiazzoni che andranno a vantarsene in TV.
E se hanno bisogno di altre buone idee, consigliamo loro di scopiazzare anche il reddito di cittadinanza, il dimezzamento degli stipendi, l’abolizione di Equitalia e così via.