Atac, M5S a Delrio: “Governo garantisca servizio di trasporto pubblico urbano”

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Roma, 23 luglio 2015 – «Ritardi inspiegabili, corse soppresse, scarsa, per non dire nulla, informazione agli utenti e vetture affollate e mancanti dei minimi confort. Nell’ultimo mese, il già discutibile servizio di trasporto pubblico romano ha subito un drastico peggioramento. La mobilità cittadina della Capitale d’Italia è in tilt. Ci sono tutte le condizioni per parlare di interruzione di pubblico servizio ma di chi è la colpa? Un rebus di cui non si riesce a venire a capo e che chiediamo di sciogliere al Ministro Delrio», lo dichiarano i deputati M5S della Commissione Trasporti che hanno presentato un’interrogazione a prima firma Dell’Orco per chiedere al Ministro di occuparsi direttamente della vicenda dei disservizi dell’azienda municipale dei trasporti di Roma, Atac.
«Condizioni indecorose, che – sostengono i pentastellati – unite al caldo sopra la media di queste giornate stanno rendendo la situazione ai limiti della sopportazione umana. Se l’Atac non dà risposte, la Regione tace e il sindaco Marino, con la giunta dimezzata e le dimissioni dell’assessore ai trasporti nonché la grana di Mafia Capitale in corso, non è in grado di far rispettare il contratto di servizio, chiediamo a Delrio di occuparsene direttamente con l’invio immediato di ispettori ministeriali al fine di svolgere un’approfondita inchiesta sulle reali cause dei disservizi».
Affermano i deputati: «L’Atac e il sindaco Marino stanno scaricando tutta la colpa sui macchinisti che sarebbero in sciopero bianco per l´avvio del sistema automatico di rilevazione delle presenze e per l’incremento delle ore di guida decise dall’azienda, una risposta che ci sembra però inadeguata e superficiale. Crediamo infatti che le responsabilità dei macchinisti, che pure ci sono, siano solo una parte del problema e che la loro protesta stia portando allo scoperto il reale nodo della questione, ovvero i gravi problemi gestionali dell’Atac. L’azienda è la peggiore municipalizzata d’Italia con circa un miliardo e 400 milioni di debito accumulato negli ultimi 10 anni e forse prossima al fallimento. La pessima gestione dei mezzi e delle risorse, lo scandalo degli stipendi d’oro, gli appalti truccati, la bigliettazione fasulla non possono certo essere addebitati a macchinisti, capotreni, capistazione, agenti di stazione e operai».
«L’arrivo dei pellegrini per il Giubileo – concludono i deputati – rischia di peggiorare ulteriormente la situazione, chiediamo pertanto un immediato intervento del Governo anche affinché una questione di disservizio della mobilità urbana non si trasformi in una pericolosa questione di sicurezza pubblica, come dimostra anche l’escalation di episodi di protesta dei viaggiatori e affinché, in questa situazione di caos, le stazioni della metro e dei treni urbani non diventino facili obiettivi per attacchi terroristici».