Frana in Cadore, servono 3 miliardi contro il dissesto. Subito

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Roma, 6 agosto 2015 – «Ci sono seimila frane in questo momento in Veneto, il territorio è devastato dal dissesto e dal consumo di suolo. Questa di San Vito di Cadore è stata una frana terribile, che ha provocato tre vittime accertate e che è frutto di una violenta bomba d’acqua, ma anche e soprattutto dell’assenza di politiche di salvaguardia e di prevenzione. C’è bisogno di almeno tre miliardi di euro di investimento, solo per il Veneto, ma soprattutto di ripensare le politiche di gestione delle aree fluviali». Lo dicono i parlamentari veneti del M5S che in queste ore insieme con i consiglieri Jacopo Berti e Simone Scarabel si sono recati stamani a San Vito di Cadore per verificare la situazione e per raccogliere le istanze di un territorio che vive nel terrore delle frane da troppo tempo.
Gli esponenti del Movimento 5 Stelle hanno incontrato il sindaco, Franco De Bon, che li ha guidati nella zona colpita dalla frana: «È necessario sburocratizzare l’utilizzo dei fondi già stanziati – è il commento del parlamentare bellunese del M5S Federico D’Incà – renderli subito operativi e poi passare velocemente alla prevenzione».
Il M5S ha presentato lo scorso anno ai prefetti delle zone più colpite dal dissesto un pacchetto di interventi da attuare in caso di emergenze e di soluzioni nel lungo periodo. Tra queste, una politica di gestione del suolo e di protezione, stop alla cementificazione e alle grandi opere inutili, incentivando invece le opere di prevenzione, fondamentali per il territorio.
Proprio ieri è stata approvata la mozione del M5S che chiedeva tra le altre cose la possibilità di sforare il patto di Stabilità interno per gli interventi di ripristino della riviera del Brenta. È necessario estendere le misure emergenziali e lo stato di calamità subito anche per il bellunese».