Da Renzi numeri a casaccio sul Def, il caldo gli ha dato alla testa

Thumbnail image for RenziRenzi.jpg

“Saremmo felici di vedere un Paese che riparte davvero, ma è desolante assistere a un premier e a un governo che esultano per due possibili decimali in più di crescita generati soprattutto dalla buona stagione turistica e dall’afa estiva che ha fatto lievitare i consumi elettrici, come ha ammesso lo stesso presidente del Consiglio. E’ proprio vero, a Renzi il caldo ha dato alla testa”. Lo commentano i deputati M5S in relazione ai numeri della nota di aggiornamento al Def.

“Le previsioni di Palazzo Chigi sono tutte da confermare e restano più ottimistiche di quelle arrivate da organismi come l’Ocse, che ci ridimensiona soprattutto in merito al Pil dell’anno prossimo. Ma al di là di ciò, ci preoccupa una legge di Stabilità che sarà impostata su numeri dapprima sparati a casaccio, come i 17 miliardi di margine sul deficit di cui cianciava il presidente del Consiglio, e poi ridimensionati dallo stesso Def che parla di meno di 13 miliardi di possibile allentamento sul disavanzo”, aggiunge il M5S Camera.

“La Ue, che ci tiene al guinzaglio, guarda con molta diffidenza a un ulteriore rallentamento sul percorso verso il pareggio di bilancio e, inoltre, la eventuale clausola per gli investimenti non può essere usata per coprire un taglio delle tasse. Che dire poi – spiegano i deputati M5S – del gettito, anch’esso tutto da accertare, derivante dalla voluntary disclosure? Sarebbe una ‘una tantum’ e non può essere utilizzato per compensare minori entrate che vengono sbandierate come strutturali”.

“Il governo non riesce ad uscire dal recinto dei parametri dell’austerity e il Paese, giustamente, non si fida più di Renzi. Gli italiani hanno capito che il promesso addio alla tassa sulla prima casa, coperto in deficit, non durerà a lungo e comunque sarà compensato dall’aumento di altre imposte a livello locale. Noi continuiamo a dire che senza lavoro di qualità per i giovani, welfare efficiente, riconversioni e investimenti produttivi non si va da nessuna parte. E siamo pronti – chiude il M5S Camera – per dare al Paese l’unica alternativa che il Paese davvero merita”.