Ogm, l’Italia rischia di coltivarli per la lentezza del Governo

Ogm_mais.jpg
Roma, 30 settembre 2015 – “Riguardo alla coltivazione di Ogm sul territorio nazionale per fini alimentari, ovvero per la produzione dei mangimi, l’Italia rischia il silenzio-assenso se entro sabato prossimo, 3 ottobre, non avrà comunicato il suo no all’Unione Europea”. È quanto denunciato dai deputati del M5S delle Commissioni Agricoltura e Politiche UE.
“Il documento – spiegano i parlamentari M5S – riguarda le quattro varietà di mais geneticamente modificato già approvate per la coltivazione nell’Ue (Monsanto MON810, Pioneer TC1507, e Syngenta GA21 e Bt11) e dovrebbe essere firmato dai tre ministri competenti: quello delle Politiche Agricole, Martina, quello dell’Ambiente, Galletti, e quello della Salute, Lorenzin”.
“Pretendiamo che il Governo, dati i tempi stretti, solleciti l’accelerazione dell’iter in modo che la missiva pervenga a Bruxelles entro la scadenza. Il rischio è quello di far slittare i tempi e di dover poi ricorrere ad un procedimento più lungo e articolato, così come già successo per l’indicazione dello stabilimento di lavorazione nelle etichette alimentari”.