Atti osceni al Senato: Verdini conta piu’ di Grasso

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Al Senato della Repubblica Italiana non ci sono più regole. Sono tutte saltate grazie al trio toscano. E’ consentito ormai compiere qualsiasi gesto e atto, esattamente come avviene per strada davanti ai peggiori bar nelle ore notturne. Anche quelli più osceni, compiuti da mezzi uomini, verso madri di famiglia. Quello che è accaduto venerdì scorso in Aula ad opera di Barani e D’Anna, che rivolgendosi alla Senatrice Barbara Lezzi hanno mimato più volte gesti osceni, in una escalation di offese sessiste, per il Presidente del Senato è un atteggiamento da sanzionare in misura molto più lieve rispetto al grido di “Onestà” lanciato in altre occasioni dai nostri parlamentari.
Infliggere solo 5 giorni di sospensione, a fronte di un gesto indecente, volgare e scurrile è ridicolo quanto pericoloso. Soprattutto se si considera che ad esponenti del M5S ne sono stati inflitti addirittura 15 (cioè il massimo previsto alla Camera) solo per aver regolarmente esercitato il proprio ruolo di oppositore e difeso le istituzioni. Cos’altro avrebbero dovuto fare sia Barani che D’Anna per poter essere davvero sanzionati? La reiterazione dei loro squallidi atteggiamenti è mostrata dai video d’Aula e denunciata dalle dichiarazioni dei testimoni oculari che hanno assistito alla violenza psicologica consumata verso le donne e allo stesso tempo all’umiliazione delle istituzioni.
E’ evidente, dunque, come il Consiglio di Presidenza a cui fa capo Grasso, ha clamorosamente errato la sentenza, pressato evidentemente dal Governo. Addirittura, sia Barani che D’Anna torneranno in Aula in tempo utile per la votazione finale sulla riforma Costituzionale, così da non far perdere alla Maggioranza due voti determinanti per l’approvazione del testo. E’ evidente come Verdini abbia di fatto più potere rispetto allo stesso Grasso!
Barani e D’Anna, dunque, non solo hanno oltraggiato gravemente e senza precedenti donne e istituzioni, ma sono, addirittura, abilitati a decidere le sorti della Costituzione. Incredibile. Quei due che, con Verdini a ruolo di capo – branco, avranno occasione di incidere, addirittura, sui principi fondamentali del nostro Paese e dare ancora una volta una mano al PD, rimasto totalmente inerte davanti a tale scempio e gravemente in silenzio in merito alla richiesta di sanzioni, solo per miseri interessi di potere e per preservare i voti del Gruppo di Verdini. Quello con la più alta percentuale di indagati!