Privacy: “Ripensare il rapporto UE-USA su trasferimento di dati”

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Roma, 6 ottobre 2015 – «La decisione della Corte di Giustizia di questa mattina con la quale è stato disposto l’annullamento del cosiddetto safe harbour deve indurre a una riflessione complessiva sul rapporto UE/US in materia di trasferimento dei dati»: lo affermano i dpeutati del M5S della Commissione Trasporti, poste e telecomunicazioni.
Il Safe harbour è l’accordo tra UE e Stati Uniti in base al quale si considerano in linea con le regole UE sulla protezione dei dati le società americane che rispettano determinati requisiti. Se ricorrono queste condizioni le società americane possono trasferire negli Stati Uniti i dati dei cittadini europei. Ora, con la decisione della Corte di Giustizia, viene a mancare questa base legale e quindi le società americane dovranno chiedere autorizzazione alle autorità nazionali di ciascun paese UE.
«Le rivelazioni di Snowden hanno messo in luce le carenze del sistema attuale e oggi la Corte Europea conferma quanto sosteniamo da tempo – continuano i deputati – La protezione dei dati personali dei cittadini non può essere un optional ma una priorità nelle politiche europee e nazionali sul digitale. Occorre impegnarsi tutti per un nuovo accordo con le autorità US che abbia il rispetto dei diritti fondamentali dei cittadini europei come propria stella polare».