Caporalato, M5S: “Subito giustizia per l’agricoltore ignoto”

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Roma, 14.10.2015 – Come e perché è morto il giovane agricoltore ivoriano di circa 30 anni, deceduto nei giorni scorsi a Sessa Aurunca, in provincia di Caserta, schiacciato sotto un trattore, e di cui il datore di lavoro non conosceva nemmeno il nome, ma solo che abitava a Castel Volturno. È questo, in sintesi, il contenuto dell’interrogazione parlamentare presentata dai deputati del M5S della Commissione Agricoltura al Ministro del Lavoro, Poletti. “Il caso paradossale di questa nuova vittima di caporalato, senza identità persino per il suo datore di lavoro – affermano i parlamentari Cinquestelle – conferma che ci troviamo davanti a un’emergenza che il Governo non riesce ad affrontare nemmeno garantendo l’applicazione delle norme e degli strumenti già esistenti per contrastare il lavoro nero e garantire la tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro”.

“Ieri il ministro delle Politiche Agricole, Martina – aggiunge Massimiliano Bernini, deputato del M5S primo firmatario dell’interrogazione – ha dichiarato che il Governo ‘lavorerà al veicolo legislativo migliore per la lotta al caporalato un minuto dopo la legge di Stabilità’. Vorremmo dirgli che, come dimostrato dalle cronache, i tanti ‘agricoltori ignoti’ delle nostre campagne non possono aspettare un minuto di più. Non possiamo accettare che il nostro made in Italy si macchi di sangue. Pretendiamo che l’Esecutivo garantisca subito l’applicazione degli strumenti già disponibili per fermare la piaga del caporalato senza rimandare ulteriormente“.