Con reddito di cittadinanza 2 milioni di pensionati vivrebbero con dignità

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“Dal bilancio sociale Inps 2014, presentato oggi a Roma, emerge che circa 2 milioni di pensionati ricevono assegni inferiori a 500 euro al mese. Pensionati che dopo tanti sacrifici, dopo aver lavorato un’intera vita, arrivati all’età pensionabile, ricevono assegni che non gli consentono di vivere una vita dignitosa e di arrivare alla fine del mese. Una ingiustizia che non esisterebbe se il reddito di cittadinanza fosse già legge”, lo afferma la senatrice M5S della Commissione Lavoro Nunzia Catalfo, prima firmataria della proposta sul reddito di cittadinanza.
“Il reddito di cittadinanza proposto dal Movimento 5 Stelle, infatti, alzerebbe di fatto la pensione minima fino a 780 euro netti al mese. Bisogna tenere presente – prosegue la senatrice – che alcuni pensionati riescono a vivere solo grazie anche alla pensione dell’altro coniuge e che molti di loro sono addirittura costretti a lasciare l’Italia per andare a vivere in altri paesi dove il costo della vita è inferiore. Tra questi pensionati con la minima che non ce la fanno più ci sono, tra l’altro, 418 mila pensionati (dati ISTAT) che vivono da soli e che, sempre più spesso, devono essere aiutati dai propri figli per arrivare alla fine del mese”.
“Anche in questa legge di stabilità, i pensionati con la minima ed i 9 milioni di cittadini che sono in difficoltà, non rappresentano una priorità per il governo” conclude la Catalfo.