Internet: Dichiarazione dei diritti in rete non sia punto di arrivo ma di partenza

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ROMA, 3 novembre – “Il via libera dato oggi, anche con il nostro parere favorevole, alla mozione che promuove la Dichiarazione dei diritti in Internet è certamente un primo passo positivo dal punto di vista dei principi, al quale però ne devono seguire anche altri su aspetti concreti, come la neutralità della rete e il diritto di accesso”.

Lo afferma il Gruppo del MoVimento 5 Stelle alla Camera.

“Della Carta dei diritti internet approviamo l’impostazione: una cornice regolativa basata su due pilastri: i diritti e i poteri, dove i secondi sono subordinati rispetto ai primi. Al contempo condividiamo il fatto che questa si rivolga a un ambito sovranazionale.

Sottolineiamo però come, il riconoscimento del diritto di accesso alla rete non può essere soltanto formale, ma deve essere supportato da un impegno coordinato dei pubblici poteri che garantisca adeguati livelli di copertura della rete a banda larga e ultra­larga sull’intero territorio nazionale. Cosa questa che, purtroppo, in Italia oggi non è affatto garantita a causa di un Governo che nell’attuazione dell’Agenda digitale europea si muove con grave ritardo e disordine.

Altri fattori critici sono i rischi connessi allo strapotere degli operatori del settore, la mancata trasparenza dell’Esecutivo relativamente a nomine, attività e risultati dell’Agenzia per l’Italia digitale, la mancanza di visione per la costituzione di una società della rete che permetta gli investimenti pubblici e privati nella infrastruttura.

Rispetto alla neutralità della rete, dobbiamo registrare l’incoerenza del Pd: appare insopportabile una formazione politica che a livello nazionale supporta una meritoria e condivisibile attività di questo tipo, mentre a livello europeo è schiava delle lobby degli operatori telefonici, e per questo boccia ai voti le proposte più stringenti per garantire la neutralità della rete”.