L. Stabilità, M5S: “Il piano per il Sud è un bluff”

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Roma, 6.11.2015 – “Il Piano per il Sud di Renzi è un bluff. Altro che ‘ricomincio da tre’; parafrasando Massimo Troisi, proprio come fa il premier, l’unica verità è che Renzi ‘ricomincia da zero’. E a provarlo è l’uso dei fondi europei nella sua stessa Legge di Stabilità“. Così i deputati del M5S commentano l’annuncio di Renzi di un piano per il Sud Italia.
“Nella presentazione del cosiddetto ‘masterplan per il Mezzogiorno’ pubblicato sul sito del Governo – spiegano i parlamentari Cinquestelle – tra le voci di spesa alla base del piano si pone il recupero totale del ritardo nella spesa dei fondi Ue del vecchio settennio 2007-13 entro il 31 dicembre 2015. Falso. Il Governo non farà mai in tempo a spendere questi soldi entro l’anno. A smentirlo è la sua stessa Legge di Stabilità per il 2016, in cui, proprio per completare i vecchi progetti del 2007-2013, vengono stanziate risorse economiche che l’Europa imponeva di usare invece per il nuovo settennio 2014-2020“.
“Basta poi fare due conti – spiega Giorgio Sorial, capogruppo del M5S alla Camera – al 31 agosto 2015 i fondi strutturali da spendere erano ancora quasi 9 miliardi di euro. Per poterli utilizzare entro la fine dell’anno, l’Italia dovrebbe spendere in media circa 74 milioni di euro al giorno. Emblematici alcuni esempi presi proprio dal sito del ministero dello Sviluppo Economico atto a monitorare l’utilizzo dei fondi: un Centro di biotecnologie e ricerca biomedica, a Carini in provincia di Palermo, finanziato con 210 milioni di euro, al 30 giugno 2015 aveva speso solo il 2% dei fondi (3,6 milioni) mentre alla stessa data l’Università di Messina, non era riuscita a spendere nemmeno un euro dei 23 milioni di euro assegnatile per la ristrutturazione di alcuni edifici della Facoltà di Scienze Matematiche Fisiche e Naturali”.
“Inoltre Renzi afferma che si avvarrà della cosiddetta ‘clausola degli investimenti’ senza ancora aver avuto l’ok dalla Commissione Ue. Con questa clausola infatti l’Unione Europea concede all’Italia una maggiore flessibilità di spesa solo per determinati settori. Come farà Renzi a finanziare con la Stabilità 2016 quei progetti che non rientrano nelle voci di spesa ammesse dall’Ue?”.