Terra dei fuochi, nella stabilità per le bonifiche altro fumo negli occhi

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Nella Terra dei fuochi arriva l’ennesimo fumo negli occhi: stavolta però non sono i roghi tossici, ma le bugie del governo. Il 15 ottobre a Palazzo Chigi dopo il Consiglio dei ministri sulla Legge di Stabilità, Matteo Renzi aveva annunciato con le slide lo stanziamento di 450 milioni di euro per la bonifica o meglio: “per chiudere la ferita della Terra dei fuochi”.
Una cifra diversa da quella prevista nel testo in esame in questi giorni al Senato, dove si legge che saranno solo 300 milioni e non 450. Lo abbiamo chiesto anche in Commissione Ambiente: E gli altri 150 milioni annunciati?
Nella Legge di Stabilità è scritto, ancora: “Nello stato di previsione del ministero dell’Economia, è istituito un fondo con una dotazione di 150 milioni di euro per ciascuno degli anni 2016 e 2017, finalizzato ad interventi di carattere economico, sociale e ambientale nei territori della Terra dei fuochi. Con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri sono individuati gli interventi e le amministrazioni competenti cui destinare le predette somme“.
Ci preoccupa non poco la genericità della destinazione di questo fondo che verrà “forse” individuata meglio in un Decreto del Presidente del Consiglio, che potrebbe lasciare ampio margine discrezionale alla regione Campania.
A mezzo stampa il governatore De Luca aveva prontamente risposto il giorno stesso alla “generosità” del premier: “Ringrazio il presidente del Consiglio Matteo Renzi per questa scelta di grande sensibilità per Napoli, la Campania e il Sud”
La zona tra Caserta e Napoli è avvelenata dalla presenza dei rifiuti tossici, riversati dalla criminalità. Temiamo che quei fondi possano essere usati per altri motivi. Proprio De Luca in campagna elettorale ha più volte promesso che avrebbe smaltito le ecoballe, tonnellate di rifiuti ammassate, sospettiamo quindi che parte delle risorse della Terra dei Fuochi venga dirottate altrove.
Il sospetto è rafforzato dalle dichiarazioni di Renzi, che in diretta tv ha scandito: “Se c’è uno che è in grado di eliminare le ecoballe è Vincenzo De Luca. Ma le ecoballe sono una cosa diversa dalla Terra dei Fuochi”.
Di certo quello delle ecoballe è un problema altrettanto grave e non risolvibile attraverso l’incenerimento o l’invio all’estero, come nei progetti scellerati del presidente della Regione Campania, bensì attraverso un progetto di riciclo e riutillizzo della materia, come previsto dalla proposta del M5S “Distretto del Riciclo”, consegnato sia in Regione Campania che al Ministro dell’Ambiente Galletti.
Vogliamo vederci finalmente chiaro.