Tax ruling, M5S: “Fiat diserta audizione Ue ‘anti – evasione’. Qualcosa da nascondere?”

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ROMA, 16.11.2015 – “La Fiat diserta l’audizione della Commissione speciale ‘Taxe’, istituita per far luce sui cosiddetti ‘tax ruling’, i regimi fiscali agevolati adottati da alcuni governi nei confronti di grandi multinazionali . Perché la casa automobilistica guidata da Marchionne si sottraeall’audizione ‘anti-evasione’? Avrà forse qualcosa da nascondere? Non basta il coinvolgimento nello scandalo ‘Luxleaks’ per il quale, secondo quanto deciso dalla Commissione Ue, la Fiat dovrà rimborsare il Lussemburgo per circa 30 milioni di euro?”. Lo affermano i deputati del M5S della Commissione Politiche Ue in riferimento alle audizioni in corso delle multinazionali dellaCommissione speciale ‘Taxe’ presso il Parlamento europeo.
“Multinazionali come Google, Facebook, Coca cola o Amazon hanno finalmente accettato di riferire oggi a Bruxelles sul proprio operato fiscale nei vari paesi dell’Unione europea, tranne la Fiat. – proseguono i portavoce 5 Stelle – È bene ricordare che il celebre marchio italiano, dopo aver ricevuto dallo Stato italiano contributi pubblici per 7,6 miliardi di euro di soldi pubblici dal 1977 al 2014, è scappato all’estero portando via con sé produzione e posti di lavoro. E ora si rifiuta persino di riferire su dove e come paga le tasse del business tenuto in piedi anche grazie al denaro dei cittadini italiani? L’omissione di queste informazioni è una questione di Stato. Il Governo italiano convochi la Fiat a riferire in Parlamento e comunichi alla Commissione Ue i nomi delle aziende italiane e delle multinazionali con sedi in Italia che godono di regimi fiscali privilegiati, come già richiesto al ministro delle Finanze, Padoan, che finora non ha fornito a Bruxelles nessuna delle informazioni richieste”.