Sicurezza Interna e Forze dell’ordine: le proposte del M5S bocciate dal Governo

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Il M5S, a seguito della conferma da parte del Governo dei minori fondi e risorse destinati alle forze dell’ordine e alla sicurezza interna per l’importo di Euro 491.307.031 milioni, come si evince dal Bilancio di Previsione dello Stato riferito al Ministero dell’Interno (missione Ordine Pubblico e Sicurezza interna), ha presentato diversi emendamenti finalizzati, invece, a: incrementare la spesa per 200 milioni di euro per ciascuno degli anni 2016, 2017 e 2018 a favore del personale delle Forze armate, delle Forze di polizia e del Corpo nazionale dei vigili del fuoco; a incrementare di 20 milioni di euro per l’anno 2016 la spesa in favore della Polizia di Stato e specificatamente per l’acquisto di automezzi, equipaggiamenti, ecc.; a incrementare, al fine di ottimizzare il controllo ambientale e la prevenzione ed il contrasto alla criminalità organizzata, la spesa di 83.000.000 per l’anno 2016 a favore delle forze di polizia e degli enti tecnici preposti alla tutela ambientale, con specifica destinazione di 1,5 milioni di euro da destinare ai controlli incrociati tra i seguenti enti: Camere di Commercio, Agenzie delle Entrate, Agenzia delle dogane, Aziende sanitarie locali – Asl; a incrementare la spesa pari a 5 milioni di euro e procedere al trasferimento nella città di Roma del contingente militare attualmente impiegato nei cantieri del TAV e nel sottoattraversamento della città di Firenze per esigenze di prevenzione e contrasto alla criminalità ed al terrorismo durante il Giubileo di Roma del 2016; a incrementare la spesa di 20 milioni di euro per l’anno 2016 a favore del Dipartimento delle informazioni per la sicurezza e per il potenziamento dell’intelligence nazionale; a istituire una commissione d’inchiesta sul traffico d’armi, nonchè a sbloccare il turn over nella PA, quindi anche per le forze dell’ordine, i cui contratti sono congelati da ormai 6 anni.
L’obiettivo del M5S era quello di impiegare maggiormente le risorse economiche in favore del personale e delle dotazioni delle Forze Armate in Sicurezza interna ed ordine pubblico e meno per finanziare operazioni internazionali di dubbio valore, come l’intervento in Afghanistan o come la vendita di armi all’estero. La nostra visione è quella di impiegare questo denaro pubblico nel sviluppare e potenziare la sicurezza interna, rendendo più efficiente le nostre forze dell’ordine. Più risorse a beneficio dei cittadini, meno in favore delle Lobby.
Le proposte in questione miravano chiaramente a spostare i finanziamenti previsti per lo sviluppo del settore dell’aereonautico, in cui attualmente è prevalente l’interesse a sviluppare sistemi d’armamento, verso un programma di potenziamento della Sicurezza interna, per la tutela esclusiva dei cittadini. Ma la maggioranza di questo Governo ha detto no!