Whistleblowing: una buona legge contro la corruzione? Il PD la distrugge

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Il whistleblowing è una legge fondamentale per combattere la corruzione. In cosa consiste è facile da spiegare: chi denuncia la corruzione dall’interno, sia nel pubblico che nel privato, deve poter contare sull’anonimato, sulla protezione e riceve anche una percentuale di quanto lo Stato recupera dalla sua azione di denuncia. L’ispirazione di questa legge è americana, negli Stati Uniti è presente da moltissimi anni ed è un’arma efficace per combattere soprattutto le frodi finanziarie, infatti le ricompense hanno raggiunto anche decine di milioni di dollari per chi ha aiutato la legge a scoprire casi di corruzione.
Il M5S sta lavorando da due anni a questo progetto di legge, ascoltando tutte le associazioni, in primis Trasparency la più importante nella lotta alla corruzione, ma anche altri soggetti come “Riparte il futuro” affinché fosse una legge condivisa da tutti e scritta con il contributo di tutti, una legge fondamentale per combattere il cancro della corruzione in Italia. Abbiamo ricevuto anche l’interesse dell’ambasciata americana di Roma per questo progetto di legge, proprio perché è ispirato ai loro principi in materia di lotta alla corruzione.
E il PD? Il premier, il Governo e la sua assortita maggioranza sono stati sempre silenti. Non hanno partecipato ai lavori, non si sono mai interessati alla questione, anzi probabilmente non l’hanno neanche capita, o hanno fatto finta di non capirla, perché si sa che quando si parla di corruzione, il PD si mette in allarme.
Due ore prima che si chiudesse l’iter in commissione Giustizia, dove siamo relatori di maggioranza, con la legge a prima firma Francesca Businarolo, ecco che il PD presenta emendamenti soppressivi e riscrive tutta la legge, in poca parole tradisce tutti i cittadini onesti.
Nelle ultime due ore di tempo il PD si è reso conto che la nostra proposta di legge era un colpo efficace contro la corruzione, quindi sono corsi ai ripari ed è scomparsa la protezione per chi denuncia, è scomparso l’anonimato ed anche il premio in denaro, in poche parole hanno cancellato la legge, distruggendola.
Da una parte Renzi, e lo denunciamo pubblicamente, abbandona appena ha la possibilità i cittadini onesti, mette il bavaglio a chi vuole denunciare facendogli capire che non avrà protezione e aiuto di nessun genere, e soprattutto straccia la democrazia.
Perché si straccia la democrazia? Perché il whistleblowing era una proposta di legge in quota minoranza, e un rispetto istituzionale vorrebbe che la maggioranza non stravolga una legge in quota per la minoranza. Certo deve partecipare, migliorare, ma se poi le leggi le scrive solo la maggioranza, la democrazia è a rischio.
Bon, neanche più la cortesia istituzionale esiste più. In Parlamento siede un gruppo di potere che non si distingue più in sinistra o destra, ma sono uniti nella medesima voglia di potere, assetati di corruzione e che temono i cittadini onesti. Ecco perché non sanno neanche che cosa sia il rispetto istituzionale, perché significherebbe rispettare le Istituzioni.
La banda del PD, insieme a Ncd, ha distrutto la legge sul whistleblowing, e ai corrotti è ancora una volta garantita lunga vita.