Stabilità, M5S: “Spunta articolo sospetto ‘pro Ttip’ con 1 mln euro ad arbitrati”

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ROMA, 26.11.2015 – “Spunta in legge di Stabilità un articolo sospetto in favore del Ttip, con l’istituzione di un fondo di un milione di euro per gli arbitrati internazionali, ancora prima che l’accordo sia approvato dalle istituzioni Ue, mentre sono addirittura ancora in corso i negoziati tra Stati Uniti e Unione Europea”. È quanto denunciato dai deputati del M5S della Commissione Politiche Ue, impegnati oggi nell’audizione sul Ttip con la Commissaria Ue, Cecilia Malmstrom, che tiene le fila dei negoziati per l’Europa. “Si legge infatti al comma 255 dell’articolo 1 della Stabilità: ‘Al fine di fare fronte alle spese per la costituzione e il funzionamento dei collegi arbitrali internazionali inseriti nelle clausole di arbitrato internazionale dei trattati sottoscritti dallo Stato italiano o, per esso, dall’Unione europea, a decorrere dall’esercizio finanziario 2016, nello stato di previsione del Ministero dell’economia e delle finanze è istituito un apposito fondo denominato ‘Fondo per le spese di costituzione e funzionamento dei collegi arbitrali internazionali’. A tal fine è autorizzata la spesa di 1 milione di euro a decorrere dall’anno 2016“.
Il Governo ha ben pensato di portarsi avanti con il lavoro, spianando la strada al Ttip ancora prima che esso venga discusso e approvato dalle istituzioni europee e, si spera, sottoposto a ratifica in Italia, prevedendo già in legge di Stabilità una voce di spesa dedicata per le controversie internazionali – rincara la dose Sergio Battelli, capogruppo del M5S in Commissione Politiche Ue – Questa è un’ulteriore conferma di quanto sia antidemocratico il processo decisionale che gestisce l’accordo di libero scambio Usa-Ue, come dimostrato dalle parole della Commissaria Malmstrom, che ha detto che il suo mandato non viene dai cittadini”.
“Per scongiurare che il Ttip entri nella legge di Stabilità ancora prima che gli italiani riescano a dire la loro, abbiamo presentato due emendamenti: il primo modifica la norma specificando che essa dovrà riguardare solo le controversie tra Stati e non tra Stati e privati; il secondo include i contenuti del primo emendamento e in più delimita l’ambito di applicazione ai trattati già sottoscritti, escludendo quelli futuri, come appunto il Ttip, che minaccia made in Italy e sovranità nazionale”, ha concluso Battelli.