Clima, M5S: “Governo promuova agricoltura ‘assorbi-emissioni’

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ROMA, 01.12.2015 – “Una transizione verso l’ agroecologia per realizzare un modello produttivo più sostenibile basato su metodi resilienti, come l’agricoltura biologica, biodinamica, sinergica e la permacultura, che aumentano la capacità del terreno di assorbire carbonio rilasciando meno CO2 in atmosfera e di trattenere l’acqua migliorando quindi le rese agricole in periodi di siccità, senza danneggiare la biodiversità, minacciata dall’agricoltura intensiva, a base di pesticidi che inaridiscono il terreno, e dal consumo di suolo”. È l’appello dei deputati del M5S contenuto nella risoluzione unitaria votata in Commissione Agricoltura e che, in occasione della Cop 21, la Conferenza mondiale sul clima in corso a Parigi, impegna il Governo sulle misure per la pianificazione agricola da intraprendere in riferimento ai cambiamenti climatici.
“Altre azioni urgenti su cui questo provvedimento ha impegnato il Governo – aggiunge Paolo Parentela, portavoce del M5S – sono: l’istituzione di un ‘Ufficio tecnico per i Cambiamenti Climatici’ presso il Ministero delle Politiche Agricole, il rafforzamento di misure assicurative per mitigare i danni dei fenomeni meteorici estremi, la lotta alla deforestazione e alle vulnerabilità dei sistemi di pesca e acquacultura eprogetti di educazione contro lo spreco alimentare e per un’ alimentazione sostenibile, che preveda cioè un’assunzione ridotta di proteine animali”.
“Non ci sono più scuse per rimandare la riconversione tutto il comparto agricolo italiano. Lo dimostrano non solo i gravi danni provocati dal maltempo alle filiere produttive agroalimentare di molte regioni, in particolare nel sud Italia, ma anche i dati relativi allo scenario mondiale. Secondo infatti il comitato intergovernativo per i cambiamenti climatici, l’Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC), a causa del riscaldamento globale, nei prossimi 30 anni, l’agricoltura subirà un calo di resa del 50 per cento nelle coltivazioni di riso, grano e mais ,mentre i rendimenti sono destinati a ridursi del 10 per cento per ogni grado di aumento sopra i 30 gradi”.