Olio, il Governo prima latita e poi scopre l’acqua calda

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ROMA, 4.12.2015 -“Per fortuna c’è il Corpo Forestale dello Stato a stanare le truffe ai danni del nostro ‘oro verde’, visto che il Governo, dopo aver latitato, ora con una mano lo ringrazia per il suo lavoro e con l’altra firma per la sua abolizione. Non solo: la cosiddetta ‘tac salva olio’ l’abbiamo proposta noi, oltre un anno fa, con un ordine del giorno, datato 11 giugno 2014, che il Governo ha votato e in cui era contenuta anche la creazione di una banca dati delle diverse produzioni di olio extravergine d’oliva. Perché nel frattempo il Governo non l’ha resa operativa facendo finta ora di scoprire l’acqua calda?”. Lo dichiarano in una nota congiunta i deputati del M5S delle Commissioni Agricoltura e della Commissione parlamentare d’inchiesta sulla contraffazione.
“I sequestri, per i quali ringraziamo le forze dell’ordine, dimostrano che il fenomenoè tuttora in atto – affermano i portavoce del M5S Francesco Cariello e Filippo Gallinella – Eppure il Governo aveva tutti gli strumenti disponibili sia da un punto di vista giudiziario, come nel caso dell’informativa inviata dall’Agenzia delle Dogane che forniva gli elementi necessari per una denuncia all’Antitrust, sia da un punto di vista legislativo come il nostro ordine del giorno che promuoveva la cosiddetta ‘tac salva-olio’.
Chiediamo che il Governo venga a riferire al più presto in Parlamento motivando queste gravi omissioni e spiegando quali azioni concrete intenda adottare per rendere operative al più presto su tutto il territorio nazionale le misure approvate nell’ordine del giorno del M5S oltre un anno e mezzo fa a tutela della filiera produttiva olivicola, in particolare per quanto riguarda la banca dati sugli oli extravergini d’oliva e la cosiddetta ‘tac salva-olio'”.