Pari opportunità: il totale disinteresse del governo è indegno

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ROMA, 4 dicembre – ” Al governo delle pari opportunità importa meno di zero. Siamo indignati per il fatto che oggi, alla nostra precisa richiesta di istituire un apposito ministero, l’esecutivo non si sia nemmeno degnato di dare una parvenza di risposta. Questo è il loro grado di rispetto verso il Parlamento e, soprattutto nei confronti di un tema socialmente importante e delicato come quello delle pari opportunità. Questi soggetti devono essere rimossi dalle istituzioni, che non sono degni di rappresentare, il prima possibile”.

Così i deputati del MoVimento 5 Stelle in commissione Affari Sociali commentano la risposta del sottosegretario Gianpiero Bocci all’interpellanza urgente presentata da Giulia Di Vita e illustrata dalla collega Silvia Giordano.

“Nell’interpellanza abbiamo anche chiesto conto della mancata nominata del nuovo direttore dell’Unar, posizione – vacante da settembre 2015 -, e dei 15 collaboratori, qualificati come personale esperto, che l’Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali sta aspettando dallo scorso giugno. Possiamo definire la risposta data dal governo semplicemente ridicola: in pratica, a loro parere, tutto starebbe procedendo secondo i tempi previsti dal momento che le candidature sono in fase di selezione. Quando vogliono far passare provvedimenti che servono ai loro interessi, come nel caso della Legge Boccadutri per il finanziamento ai partiti, questi soggetti sono molto celeri. Se, invece, in ballo c’è il buon funzionamento della macchina amministrativa che deve operare per il bene dei cittadini, se la prendono con calma olimpica.

La verità è che sia l’Unar sia il dipartimento per le Pari Opportunità stanno accumulando evidenti ritardi rispetto alle attività di loro competenza e ciò è dovuto alla carenza di personale e fondi e alla mancanza di una chiara catena di comando. La non risposta relativamente alla nomina di un responsabile governativo alle Pari Opportunità cela un preciso intento: svuotare e depotenziare l’intero dipartimento.

Infine, abbiamo chiesto conto del mancato svolgimento quest’anno della settimana di azione contro la violenza e discriminazione nelle scuole, prevista in base a un protocollo siglato dai ministeri dell’Istruzione e del Lavoro il 30 giugno 2013. La risposta è stata davvero sciatta: il governo afferma che la settimana contro violenza e la discriminazione non è ancora stata realizzata ma, a livello protocollare, tutto è stato predisposto. In sostanza, ci dicono che l’iniziativa si farà, senza specificare quando”.