Stabilità. Il M5S pensa alle fasce deboli: autismo, disabili, azzardopatie

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Farmaci, autosufficienza, autismo, azzardopatia: mentre il governo usa la Legge di Stabilità per salvare le banche, il M5S vuole cogliere l’occasione per salvare e aiutare tanti cittadini in difficoltà.
La Commissione Affari Sociali M5S è infatti al lavoro per promuovere alcuni emendamenti importantissimi per le fasce deboli, quelle di cui così spesso ci si dimentica o peggio le si penalizza.
Abbiamo avanzato un pacchetto ristretto di proposte, tutte di peso e grande utilità per il sistema sociale e sanitario, proprio per dare maggior risalto e concentrare la nostra battaglia su pochi ma ben definiti aspetti. Vediamo se anche questa volta la maggioranza avrà la faccia tosta di bocciarle, nascondendosi dietro la solita scusa della mancanza di fondi.
Prima proposta, l’incremento del fondo per la disabilità. E’ necessario perché i 150 milioni attualmente previsti sono la stessa cifra stanziata nel 2015, e che già allora era considerata insufficiente. Per quanto riguarda l’Isee invece, stiamo cercando di mettere fine a un principio vergognoso introdotto dal governo e già bocciato dal Tar, mentre sul Fondo per la cura dei soggetti con disturbo dello spettro autistico, lo vorremmo finalizzato ad assegnare somme per accedere all’assistenza più idonea e per formare le figure professionali.
Altro punto fondamentale è per noi il contrasto all’azzardopatia. Chiediamo anzitutto il divieto assoluto di pubblicità diretta ed indiretta di marchi o prodotti di giochi con vincita in denaro, anche quelli on line. Poi proponiamo che la percentuale minima ‘dipay out’, a decorrere dal 2016, diventi quella massima e venga fissata al 72%. Questa inversione consentirebbe di ricavare maggiori entrate, e di queste 200 milioni dirottati ad incrementare il Fondo per la prevenzione e cura del gioco d’azzardo patologico.
Ancora, rispetto alla rinegoziazione del prezzo di rimborso dei farmaci biotecnologici proponiamo che la ridefinizione produca una riduzione del prezzo di rimborso da parte del SSN del 30%.
Riguardo la dolente questione degli emodanneggiati anche quest’anno abbiamo presentato un emendamento con il quale si prevede l’innalzamento delle somme stanziate dalla scorsa legge di stabilità, e destinate agli indennizzi ex legge 210/1992 e alla rivalutazione di tali indennizzi. Sarebbe stato opportuno, già l’anno scorso, che il Ministero avesse fatto una quantificazione esatta dei percettori dell’indennizzo. Ma il Governo è ben consapevole che le somme previste sono assolutamente insufficienti a soddisfare il pagamento degli arretrati e la spesa corrente. Ne è dimostrazione il fatto che dal 2012 lo Stato ha maturato nei confronti degli emodanneggiati di alcune Regioni un debito di circa 735 milioni di euro; vi sono state Regioni che sono riuscite ad anticipare le somme non corrisposte dallo Stato, ma altre, come la Calabria, non hanno avuto tale capacità. Non dimentichiamo che gli indennizzi ex legge 210 svolgono una funzione sociale assistenziale fondamentale; gli emodanneggiati e gli emotrasfusi sono affetti da patologie fortemente invalidanti, patologie contratte, in taluni casi, per errori sanitari. I più non possono svolgere attività lavorativa e la salute ne risulta compromessa.
Infine, rispetto ai farmaci sperimentali e e ai trattamenti innovativi, chiediamo che il Ministero della Salute predisponga ogni anno un programma strategico che definisca lepriorità di intervento, le condizioni di accesso ai trattamenti, i parametri di rimborsabilità sulla base di risultati clinici significativi, il numero dei pazienti potenzialmente trattabili e le relative previsioni di spesa, le condizioni di acquisto, gli schemi di prezzo condizionato al risultato e gli indicatori di performance.
Insomma, il M5S è consapevole che il Paese non è solo finanza, selfie e belle chiacchiere. Lavorare per il sociale è e resta una delle nostre principali priorità.