“Chiudi le finestre, Taranto!” Ma non è meglio chiudere l’ILVA?

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I cittadini di Taranto possono da oggi in poi vivere sei ore al giorno, dalle 12 alle 18. Dopodiché, finestre serrate e niente sport all’aria aperta. E’una decisione della Asl di Taranto, da attuare quando l’inquinamento da idrocarburi policiclici aromatici dell’Ilva supera 100 microgrammi al metro cubo.
E negli ultimi giorni, è successo già due volte: che bel Natale si prospetta, per Taranto.
Il governo, intanto, prepara l’ennesimo decreto SalvaILVA: dopo il Salvabanche, la maggioranza dimostra ancora quanto abbia a cuore i cittadini. Stavolta si tratta di ben 300 milioni di soldi pubblici per accelerare la cessione a terzi del complesso industriale. Probabilmente proveranno a inserirli all’interno della legge di Stabilità, in modo da non permettere istruttoria e audizioni sul tema come già successo in precedenza: ma il M5S è deciso a fare un’opposizione granitica. Stiamo già preparando una diffida al Commissario affinché chiuda l’impianto, dato che non ha attuato le prescrizioni.
Bisogna dire basta a questa emorragia di soldi pubblici che ci porta solo verso altre infrazioni europee, e cominciare una buona volta ad occuparci della salute dei cittadini. Non permetteremo un’altra volta che si tenti di far cassa con le aziende ILVA: con i giochini tra bad company e good company ci avete già imbrogliato abbastanza.