Sud: arriva l’ennesimo bluff del governo. Il M5S fa una proposta diversa

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Il Sud è il solito, grande assente
nell’agenda di tutti i governi. Un buco nero che nessuno riesce a riempire. Il rapporto Svimez di qualche mese fa ha acceso l’ennesimo alert sulla condizione di arretratezza del Mezzogiorno, e così Palazzo Chigi ha pensato di bene metterci una toppa in legge di Stabilità.
Ma come troppo spesso accade, la ricetta del governo per il Sud non funziona. E probabilmente il governo lo sa già: Palazzo Chigi conosce la portata clamorosa del proprio bluff e in queste ore sventola la bandiera del credito di imposta solo per propaganda.
Lo sconto fiscale sull’acquisto di beni strumentali, infatti, non può funzionare se non c’è liquidità per comprare i macchinari. E non dà benefici se non ci sono utili sui quali farlo valere.
Tutti sappiamo bene (e ci pare strano che anche il governo non ne sia perfettamente consapevole), che la maggior parte delle aziende meridionali ha invece scarse risorse e utili rasi al suolo. Nessun rilancio può arrivare per il Mezzogiorno da queste ricette, già applicate in modo deludente nel recente passato, e che favorirebbero solo poche grandi imprese forti e patrimonializzate.
Tra l’altro, si genera un onere per il bilancio che viene in gran parte ripianato con fondi Ue a loro volta già destinati ad altri progetti di spesa. Insomma, siamo al solito gioco delle tre carte. Un bluff, appunto.
In legge di Stabilità il M5S, con il lavoro del portavoce Cariello, si è fatto portatore di una ricetta alternativa, che costerebbe grossomodo quanto costa il credito di imposta studiato dal governo, circa 2,5 miliardi nel quadriennio 2016-2019. Ma che ha una natura del tutto diversa.
Infatti, proponiamo di azzerare l’odiosa Irap e l’Imu, ossia la patrimoniale sui capannoni delle microimprese operative nel Sud o che si insedieranno nel prossimo futuro al Meridione.
La defiscalizzazione può rappresentare una boccata d’ossigeno importante per rilanciare le Pmi, in quella parte del Paese che non merita di restare indietro.