Caporalato, Lotta diventi criterio di qualità aziendale

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ROMA, 14.12.2015 – “La lotta al caporalato diventi perle imprese, oltre che un motivo di orgoglio, un criterio di qualità aziendale. È l’unica strategia efficace per porre fine a questa piaga sociale che ‘inquina’ il marchio di tante eccellenze agroalimentari del made in Italy. Non lo dice solo il MoVimento 5 Stelle ma lo confermano, ancora una volta oggi, le testimonianze provenienti da più parti, dal mondo imprenditoriale a quello sindacale fino alla società civile”. Lo dichiarano i deputati del M5S della Commissione Agricoltura.
“Il nostro impegno contro il caporalato è stato portato avanti ascoltando le voci di chi è impegnato quotidianamente su questo fronte e che ringraziamo per gli input che ci hanno trasferito. Abbiamo così potuto apprendere come anche lo sfruttamento del lavoro nero in agricoltura si traduca ancora una volta in una lotta tra poveri, che colpisce in primis i lavoratori stranieri, quelli delle fasce più deboli e le aziende che non riescono a essere competitive sul mercato globale e fanno ricorso alla manodopera a basso costo”.
“Diverse le proposte del M5S accolte di recente nella risoluzione unitaria contro il caporalato votata all’unanimità nelle Commissioni Agricoltura e Lavoro – aggiunge il deputato 5stelle Massimiliano Bernini – Tra queste, il cosiddetto ‘numero rosso’, un recapito telefonico nazionale di utilità sociale presso il Ministero del Lavoro attraverso il quale i cittadini italiani e stranieri potranno denunciare condizioni di maltrattamenti e abusi sui luoghi di lavoro; la messa a sistema di tutte le banche dati nazionali esistenti (ministero del Lavoro, Agenzia delle Entrate, Agea, Inail, Inps e Centri per l’impiego); l’adesione alla Rete del lavoro agricolo di qualità solo per quelle aziende che rispettano il contratto collettivo nazionale”.