Basta sanzioni alla Russia, la Ue deve risarcire gli imprenditori italiani

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Migliaia di aziende italiane, dal lusso all’agroalimentare, avevano tenuto il fiato sospeso.
215 mila famiglie, un milione di persone, ci avevano sperato.
Ma era solo l’ennesimo tentativo del premier di farsi bello raccontando balle: la sparata di Renzi sulla sua opposizione al rinnovo delle sanzioni alla Russia si è rivelata presto per quel che era, cioè solo una velleità fantasiosa.
L’Europa ha mostrato ancora una volta la considerazione che ha dell’Italia, cioè nessuna, e le sanzioni sono state rinnovate senza neppure un dibattito, con un danno alla nostra economia pari a 2,5 miliardi di euro finora e ben 12 miliardi previsti nel lungo periodo. La guerra (di qualcun altro) a Putin ci sta costando lacrime e sangue.
Il M5S aveva presentato una mozione per la revoca delle sanzioni, ma la maggioranza l’ha bocciata, dimostrando qualora ce ne fosse bisogno che quelle di Renzi erano appunto sparate senza alcun costrutto. Non appena è stato richiamato all’ordine, si è allineato immediatamente.
Noi continuiamo a portare avanti le nostre battaglie in nome degli interessi italiani, battaglie che a quanto pare siamo gli unici a combattere sul serio. Il Made in Italy va difeso, invece di perseguire politiche tafazziane imposte da altri, e se qualcuno lo danneggia pretendiamo un risarcimento.
Avrà il coraggio, Matteo cuor di leone, di chiedere un risarcimento a chi sta attentando così alla nostra economia? Francamente, fatichiamo ad immaginarlo.