Vuoto a rendere è legge, ora in azione con associazioni e Comuni virtuosi

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Vuoto a Rendere, grazie al M5S diventa legge ed inizia la sperimentazione nazionale. Insieme alle associazioni ambientaliste, i Comuni virtuosi, gli imprenditori e operatori innovativi, il Movimento 5 Stelle farà sì che questo primo passo decisivo per la riduzione dei rifiuti e l’economia circolare non cada nel vuoto.
La proposta originaria del Movimento 5 Stelle, a prima firma Stefano Vignaroli, era coraggiosa, innovativa e virtuosa. La norma contenuta all’interno del collegato ambientale, pur essendo uscita depotenziata rispetto a quella pentastellata, segna comunque un primo passo nella giusta direzione raggiunto grazie alla pressione del Movimento.
Ma i prossimi mesi saranno decisivi perché di fatto sarà il Governo a doverla attuare.
La pressione delle lobby, che il M5S ha prontamente respinto, si è comunque fatta sentire in questi mesi riuscendo a far inserire al Senato parole limitanti e frutto della paura di innovare il sistema. Parole come la ‘sperimentazione volontaria del singolo esercente’ ed il limite di essere ‘senza oneri pubblici’.
Tutto questo, quando in Europa vengono organizzate iniziative virtuose che vanno in senso opposto e ben più innovativo. Del resto la prima priorità d’azione nella gestione dei rifiuti per l’Unione Europea è quella della prevenzione.
Ora le lobby nei prossimi mesi torneranno alla carica del Governo, e provando a boicottare il vuoto a rendere.
Per questo motivo il Movimento 5 Stelle attiverà nei prossimi mesi una campagna trasversale e propositiva per coinvolgere associazioni ambientaliste, Comuni Virtuosi, imprenditori e operatori innovativi, per far sì che la proposta operativa di sperimentazione sia attuata in maniera seria e rappresenti il volano di un grande progetto per modernizzare il Paese e l’economia tutelando ambiente, salute e creare nuovi posti di lavoro.