ILVA, il decreto inutile. M5S e tarantini insieme in conferenza stampa


Il decimo decreto Ilva è arrivato in Aula proprio mentre l’azienda è stata messa in vendita. È uno dei paradossi di questa vicenda che il governo, nonostante ripetuti interventi d’urgenza, non ha voluto mai veramente risolvere.
Partono i primi contratti di solidarietà (3500 ne ha annunciati l’azienda proprio oggi), l’acciaio italiano è destinato a essere svenduto all’estero il tutto mentre dalle casse dello Stato continuano a fluire soldi pubblici nel calderone Ilva. Maggioranza e Governo si sono dimostrati sordi a tutte le proposte emendative presentate dal M5S, fatto salva una che impegna il governo a trasmettere alle camere una relazione di aggiornamento della situazione.
Il Governo ha fatto peggio autorizzando con decreto ministeriale firmato dal ministro Guidi, come al solito assente in Commissione e in Aula, la pubblicazione della manifestazione di interesse per la vendita del complesso ILVA, quando ancora il decreto non aveva nemmeno terminato la fase di analisi alla Camera dei Deputati.
La maggioranza ha peggiorato la situazione accettando un emendamento del deputato Vico (sì, proprio lui, il deputato Pd di Taranto finito nel tritacarne mediatico nel novembre 2012 dopo la diffusione delle intercettazioni che mostrarono i suoi contatti con il dirigente Ilva Girolamo Archinà) lasciando a giugno 2017 il termine per adempiere alle prescrizioni AIA.
Martedì 12 Gennaio alle 14,30 il Movimento 5 Stelle organizza una conferenza stampa alla quale parteciperanno i parlamentari Davide Crippa, Alberto Zolezzi, Carlo Martelli, la portavoce europea Rosa Amato e una delegazione dei cittadini liberi e pensanti di Taranto che denunceranno tra l’altro anche la presenza di amianto negli impianti.
La conferenza sarà trasmessa in diretta su questa pagina.