Riforme: alla Camera la dichiarazione di voto di Danilo Toninelli


La disattenzione che regna in quest’aula, da parte di chi sta tagliando fette di democrazia per darle in pasto ai banchieri e agli speculatori finanziari, dimostra tutta la vostra disonestà mista ad un’abbondante dose di analfabetismo democratico.
A dirlo sono i fatti che ci hanno portato fin qui oggi.
Tutto ha inizio nel mese di febbraio del 2013. È il pomeriggio del 26. Le elezioni politiche si sono appena concluse e la forza più votata IN ITALIA risulta essere il M5S col 25,56%, davanti al Pd col 25,43%.
Nonostante ciò, una legge, poi dichiarata incostituzionale, permette al partito giunto secondo ma coalizzato con altri partitini di triplicare i propri seggi, portandoli da 100 a 300.
Seggi numericamente incostituzionali come ha sancito la storica sentenza della Corte Costituzionale che ha dichiarato illegittimo l’abnorme premio di maggioranza incassato dal Pd. Sentenza che è stata completamente ignorata. Infatti i 148 abusivi, quasi tutti del Pd, si sono comportati come se nulla fosse accaduto. Lo stesso ha fatto tutto il Pd.
Cosa è accaduto dopo, lo abbiamo visto tutti.
Anziché affrettarsi a scrivere una legge elettorale rispettosa della Costituzione e subito dopo andarsene a casa, il Pd ha fatto l’opposto. Come un venditore abusivo che occupa il suolo pubblico per vendere borse contraffatte spacciandole per originali, ha abusivamente occupato poltrone che non erano sue per mettere le mani sulle REGOLE SACRE della democrazia, quali sono la Costituzione, la legge elettorale e i diritti dei lavoratori. Il tutto dicendo al popolo italiano che ciò che stava facendo era buono e giusto.
In realtà il Pd, queste regole sacre della democrazia le stava peggiorando se non addirittura rovinando. Decenni di battaglie per la democrazia, costate sudore e sangue per la parte migliore della società di quegli anni, spazzate via dalla scelleratezza costituzionale di un manipolo di ANALFABETI DELLA DEMOCRAZIA noti sotto il nome di Partito Democratico.
Ed eccoci qui oggi, per una dichiarazione di voto utile solo a far giungere ai cittadini la voce di chi vuole difendere la Costituzione dalla camicia di forza che gli state mettendo.
Eccoci qui oggi a dover replicare ad un certo signor #MaChiTeLhaDataLaLaureaInGiurisprudenza che lega il suo governo, cioè se stesso, al buon esito del referendum popolare.
Come se la Costituzione fosse pertinenza del Governo e non del Parlamento e del popolo sovrano.
Un’affermazione che avrebbe dovuto suscitare l’ilarità di una stampa normale, che invece normale non è, perché o dipende dagli stessi poteri che lo tengono in piedi o più semplicemente sta fuori da palazzo Chigi col cappello in mano in attesa che si riempia di finanziamenti pubblici.
Ma rimanendo all’analfabetismo costituzionale piddino, come non ricordare le parole di Zanda nella sua dichiarazione di voto di poche settimane fa proprio sulla riforma: “le riforme ci permetteranno di ottenere flessibilità dall’Europa”, disse Zanda.
Avete capito bene. Il Presidente del Pd al Senato ha affermato in un’aula parlamentare che il motivo delle riforme è un misero zero virgola percento di deficit.
State tagliando la democrazia per qualche miliardo di euro e lo dichiarate pure apertamente.
Non oso immaginare Renzi cosa abbia pensato del suo geniale collaboratore in Senato. Lui che le riforme le sta facendo non solo per quei miseri trenta denari concessi dai burocrati europei ma per creare una democrazia fondata sulle banche e diventarne il regista unico. Motivazioni che ovviamente Renzi tiene per sé.
Lo scandalo di Banca Etruria ne è l’ennesima prova. Decine di migliaia di piccoli risparmiatori, che potrebbero metaforicamente rappresentare il popolo italiano, che si sono visti azzerare da un decreto governativo i risparmi di una vita. Lo stesso decreto che contemporaneamente ha salvato i vertici della banca che avevano consentito questa gigantesca truffa ai danni dei risparmiatori.
Un quadretto perfetto per descrivere l’Italia di Renzi: un Paese che getta dalla torre migliaia di incolpevoli cittadini che si erano fidati delle banche e che salva i responsabili dei loro fallimenti, tra cui il “povero” padre della ministra Boschi. Quel sant’uomo che ogni mattina faceva cinque chilometri a piedi per poter salire sul treno che lo portava al lavoro. Un vero eroe! Alla faccia dei milioni di pendolari che ogni giorno, per colpa di un’Italia da terzo mondo che avete creato voi, si svegliano alle cinque del mattino e tornano la sera tardi per lavorare per 1000 al mese a 100 km da casa.
Questi sì che sono eroi! Non il padre della ministra Boschi e i suoi compari che hanno rovinato la vita a migliaia di famiglie italiane e che rimarranno impuniti.
Questa è la disastrosa democrazia secondo Renzi e secondo il Pd. Una democrazia dove comandano le banche e il governo ne rappresenta il comitato esecutivo.
Un governo che con questa revisione della Costituzione disporrà di pieni poteri. Perché anche i più disattenti hanno ormai capito che l’unico scopo perseguito da Renzi con quella che chiama riforma è accentrare i poteri nelle mani del capo del Governo, cioè nelle sue di mani. Tutto il resto era ed è materiale di distrazione di massa.
Ma sbagliate se pensate di avere gli italiani dalla vs parte. Tutto questo schifo piace solo a voi! Non piace neppure ai vostri elettori che avete circuito con parole fuorvianti veicolate da una stampa tanto di parte da farci posizionare tra gli ultimi paesi per libertà di informazione.
L’Italia è solo in minima parte composta da voi e dai vostri amici, membri di tutte quelle corporazioni e lobby che hanno frenato e frenano lo sviluppo culturale ed economico del Paese.
Se l’Italia è ai primi posti per il tasso di corruzione e per la percentuale di tasse da pagare, è per colpa vs.
Sapere che siamo ultimi in Europa come percentuale di laureati che trova lavoro nei primi tre anni dalla laurea, significa che avete impostato una società contraria alla cultura, nel Paese che di cultura potrebbe vivere.
Con le vostre riforme state creando un’Italia fatta di lavoratori sotto qualificati, sottopagati e senza diritti.
Avete amministrato e governato il paese senza pensare agli interessi dei cittadini ma pensando alle vostre poltrone, al vostro potere e agli interessi di chi vi finanzia le campagne elettorali o vi riempie il portafogli.
I vostri 83 indagati nel solo ultimo anno provano che siete un partito malato, uguale anzi peggiore di quel partito di Berlusconi che per vent’anni avete fintamente osteggiato.
Siete il ritratto dell’Italia peggiore e la vs revisione della Costituzione è il prodotto di ciò che siete.
Ma avete fatto male i calcoli.
Vi siete dimenticati che oltre lo steccato della vostra avidità e della vs disonestà, c’è tutto il resto dell’Italia. Quell’Italia che ancora si ribella e si indigna. L’Italia di chi lavora con onestà, rispettando le regole che lo Stato gli chiede.
Un’Italia che voi avete umiliato, fatto sentire inutile ed inferiore per decenni. Vittima della corruzione, delle tasse, e della vostra smania di denaro e di potere.
Quell’Italia di cui fa parte il M5s che è entrato in Parlamento e che da opposizione vi ha messo i bastoni tra le ruote non permettendovi DI RUBARE come prima.
Quell’Italia che domani governerà e che sostituirà voi e il vs dio denaro con l’etica e la cultura che diventeranno i capisaldi dell’essere e del sentirsi ITALIANI.
L’Italia sta rinascendo e l’esercito degli onesti vi sta facendo indietreggiare.
Stiamo arrivando…
Viva L’Italia
Viva l’Italia degli onesti