Microcredito: il M5S fa tornare le banche al servizio dei cittadini

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Da decenni i partiti usano le banche come appendici clientelari, per sostenere gli amici degli amici, gli imprenditori collusi con il sistema politico o addirittura con la criminalità organizzata. Il governo schiaccia i risparmiatori e li lascia per strada, mentre si gode i suoi Rolex e protegge le caste dei banchieri, soprattutto quando questi ultimi sono parenti stretti dei ministri in carica, vedi il caso Boschi-Etruria.
Il M5S invece discute, tratta e sigla intese con gli istituti per sostenere, attraverso il Microcredito, le piccole imprese e per aiutare i cittadini. E’ un altro modo, radicalmente diverso, di concepire il rapporto tra il credito e la collettività. Grazie a noi il credito funziona sul serio.
Meno soldi ai furbi, ai faccendieri e più risorse alle idee, ai coraggiosi, a chi crede nel futuro del Paese.
I beneficiari del Microcredito sono ormai vicini a quota mille, ma il progetto sta per conoscere un altro momento di forte espansione.
Il M5S, infatti,  fa fruttare davvero la restituzione delle eccedenze degli stipendi degli eletti e ha lavorato duro per sottoscrivere con Intesa Sanpaolo un accordo snello e chiaro sul Microcredito. 
Ne è scaturito un documento semplice e trasparente, che chiunque può scaricare da QUI, leggere e capire e che impegna le oltre 4mila filiali di Intesa in un rapporto senza margini di equivoco con i richiedenti.
Una differenza enorme rispetto alle paginate, fitte fitte di clausole capziose e di trappole, dei contratti-truffa che le banche (con la complice assenza della vigilanza) hanno usato per turlupinare i risparmiatori e convincerli a comprare prodotti di risparmio che si sono poi rivelati bombe a orologeria.
Il M5S non ci ha messo solo i soldi degli stipendi degli eletti. Ma con il Microcredito ha messo in campo una vera e propria manovra economica, un modello di sviluppo alternativo. Abbiamo intessuto accordi con i consulenti del lavoro, con gli istituti di credito, siamo in fase di dialogo avanzato con l’Ordine dei commercialisti. E teniamo il fiato sul collo delle banche affinché applichino condizioni effettivamente vantaggiose a chi richiede il finanziamento. 
Il M5S ha curato ogni aspetto del meccanismo, ha battuto palmo palmo il Paese e le categorie professionali coinvolte per spuntare le migliori condizioni possibili in favore dei piccoli imprenditori, dei professionisti, dei giovani senza Rolex che vogliono provarci.
Intesa Sanpaolo, a partire dal 18 gennaio, offrirà dunque un tasso fisso davvero vantaggioso: al 5,50% (Taeg 5,894%) indipendente dalla valutazione del merito di credito. Non ci sono spese di istruttoria e non è richiesta alcuna garanzia reale. In più, l’istituto aiuterà gratuitamente il beneficiario nella valutazione della fattibilità dell’idea, nella redazione del business plan e, via via, nella fase di avanzamento dell’attività. Dal 25 gennaio, poi, saranno disponibili anche un call center (800.303306) e un canale web dedicati al Microcredito, per ogni richiesta di informazione.
Governo e partiti hanno messo il Paese al servizio delle banche. Con il M5S le banche tornano al servizio dell’economia reale. 
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