Renzi dica dove sono i Rolex e gli altri ‘regali di lusso’

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I Regolamenti parlano chiaro: i componenti del governo possono accettare e trattenere personalmente solo regali il cui valore non supera i 300 euro. Stessa regola per i dirigenti di Palazzo Chigi: doni e omaggi non devono superare il valore di 150 euro, in caso contrario vanno messi a disposizione della propria Amministrazione che provvederà poi a restituirli o a utilizzarli per scopi umanitari.
La stessa chiarezza, però, non c’è intorno alla vicenda dei costosissimi orologi ricevuti dalla delegazione italiana che ha accompagnato Matteo Renzi in Arabia Saudita, con tanto di rissa per accaparrarsi il dono e imbarazzante figuraccia a livello internazionale. Palazzo Chigi fa sapere che i preziosi omaggi sono nelle mani della Presidenza del Consiglio ma nessuno li ha visti e non è dato sapere che fine faranno. Non si conosce l’effettivo valore del prezioso omaggio e nemmeno chi, tra i funzionari, lo abbia ricevuto.
Per questo, affinchè ci sia chiarezza su questa vicenda – che risale al novembre scorso, ma è apparsa sui giornali solo in questi giorni – il Movimento 5 Stelle ha presentato due interrogazioni, una alla Camera e una al Senato, a prima firma rispettivamente Giorgio Sorial e Marco Scibona.
Anche perchè in ballo c’è anche la questione, delicatissima, dei rapporti del nostro Paese con una monarchia sprezzante dei diritti umani e delle più elementari regole della democrazia, che solo qualche giorno fa ha eseguito esecuzioni di massa di sciiti.
Renzi deve chiarire se questi orologi saranno restituiti oppure messi a disposizione per fare beneficienza e se i funzionari responsabili dell’imbarazzante parapiglia saranno sanzionati.
Ma deve dare spiegazioni anche sulle altre notizie riportate in questi giorni dalla stampa, secondo cui ci sarebbero numerosi doni di lusso, probabilmente ricevuti in seguito alle diverse visite e missioni effettuate all’estero: nell’elenco ci sono alcuni orologi di lusso sfoggiati dal premier e la bicicletta ricevuta in dono dal premier giapponese Shinzo Abe.