Ricerca: Cnr conferma che i fondi sono insufficienti (e i privati ringraziano)

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ROMA, 21 gennaio 2015 – “Il Foe, Fondo Ordinario per il finanziamento degli Enti e istituzioni di ricerca, è appena sufficiente per pagare i nostri ricercatori. Questa dichiarazione, che non ci sorprende minimamente, è stata espressa oggi in audizione alla Camera dal presidente del Cnr, Luigi Nicolais. Il sottinteso è che, di conseguenza, diventa fondamentale il ricorso all’intervento dei privati. Anche nel settore della ricerca il pubblico continua ad arretrare: un processo che questo governo sta accelerando e promuovendo”.

Lo affermano i deputati del MoVimento 5 Stelle in commissione Cultura.

“Nicolais ha poi confermato quello che anche noi diciamo da tempo: il mondo della ricerca è un marasma totale dal momento che a gestire i 22 enti nazionali sono nove diversi ministeri. Il presidente del del Consiglio nazionale delle ricerche auspica in futuro la creazione di un’apposita agenzia che sovraintenda al coordinamento degli enti di ricerca.

Rispetto al precariato, il presidente del Cnr ha anche affermato che, vista l’impossibilità di indire un nuovo concorso per ricercatori, dovuta anche alla sovrapposizione delle competenze tra tre ministeri – Miur, Mef e Pa – si è trovato nella posizione di dover scegliere tra il non effettuare assunzioni o il farne a tempo determinato. Alla fine ha optato, comprensibilmente, per la seconda via. Parole queste che, indirettamente, dimostrano come il Cnr non sia valorizzato e anzi abbia le mani legate perché alla nostra ricerca il governo dà solo il minimo indispensabile per sopravvivere”.