Enac, inaccettabili difese di Delrio

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Roma, 26 gennaio 2016 – «È gravissima la difesa a spada tratta che il Ministro dei Trasporti Delrio ha fatto di Enac nei giorni scorsi, a fronte delle contestazioni mosse dall’Unione europea all’Italia proprio in merito alla palese mancanza di indipendenza di questo ente, che é sotto gli occhi di tutti», è il commento dei deputati del M5S della Commissione Trasporti.
Secondo il governo, l’Enac sarebbe infatti un organismo “pienamente indipendente” e questo nonostante sia sottoposto, per Statuto, ai poteri di indirizzo, vigilanza e controllo del Ministero dei Trasporti e abbia poteri smisurati in materia di approvazione dei contratti di programma in deroga per i maggiori aeroporti italiani (Roma, Milano e Venezia), nonché di tariffe aeroportuali.
«L’Autorità di Regolazione dei Trasporti (Art), istituita sin dal lontano 2011, è rimasta di fatto una scatola vuota, anche a causa dell’impossibilità di intervento nelle controversie sui contratti di programma già stipulati da Enac, e le parole di Delrio non fanno che svuotare di senso l’esistenza stessa dell’Art e il suo ruolo di authority nazionale di vigilanza», aggiunge la deputata M5S Arianna Spessotto.
«L’Enac, con il suo doppio ruolo di controllore e controllato, rappresenta, come denunciato in numerosi atti parlamentari dal M5S, un’anomalia tutta italiana, che ora ci viene contestata anche dall’Europa. Risulta tra l’altro inadempiente su numerose questioni di ordine ambientale e di sicurezza che coinvolgono centinaia di migliaia di abitanti che vivono nei dintorni aeroportuali.
E tutto ciò mentre il Governo, proprio alla scadenza del suo Consiglio di Amministrazione
continua a far finta di non vedere il potere smisurato di Enac e del suo Presidente Vito Riggio, inamovibile dal 2003!».